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Massimiliano Allegri è una furia. L'allenatore della Juventus ha risposto così alle domande di Mario Sconcerti, dopo la vittoria contro il Milan in Coppa Italia: "Si parlerà di questo gruppo come di un gruppo che ha scritto un pezzo di storia della Juventus, se chiuderemo l'ultimo saranno 7 scudetti di fila, le finali di Champions e le coppe. Bisogna goderselo, perchè prima o poi arriva il momento in cui bisogna perdere, perchè ci sono anche le altre squadre. Ci sono tante componenti in una stagione, anche se alla fine si riduce tutto al successo. Riguardavo la storia della Juve: per diversi anni non ha vinto, dall'89 al 94 solo due trofei, poi è arrivato Lippi e poi ancora un po' e un po'. Non è detto che tutti gli anni la Juve debba vincere, deve partire competitiva, ma di scontato, come si sente dire, non c'è niente. Il calcio è troppo imponderabile.

Mandzukic per Higuain? E' normale che non l'abbia presa bene, una scelta tecnica per la fisicità. La partita poteva durare 120' e lui era pronto per entrare, poi Higuain è meglio come cambio di Mandzukic, che quando entra è un disastro. La partita è andata bene e ha fatto solo 15', ma non scordiamoci che ha dato la capocciata al campionato.

Scricchiolii o crescita? La Juventus deve crescere sempre, quando sono arrivato c'era la paura di non passare il primo turno di Champions. Bisogna vivere con semplicità, il calcio è semplice, bisogna solo capire i momenti, gestire stimoli e così via. Io credo che oltre che parlare di tattica e robe, bisogna far capire ai corsi che il calcio non è solo teoria, ma pratica. Io sono cresciuto con Galeone, che mi ha insegnato questo. Sembra che per giocare a calcio bisogna lanciare i missili sulla luna, è qualcosa che va fuori da chi non conosce il calcio. Ci sono quelli che spiegano calcio e quelli che parlano di calcio. Cosa c'è di incrinato in una squadra che vince per 7 stagioni? Non c'è niente. Al massimo non si arriva mai, per me nulla è impossibile, al massimo non si arriva perchè ho perso le finali di Champions. Non sento che questa Juve è vicina alla fine, io mi diverto ad allenare. Abbiamo vinto e l'anno prossimo sarà un'altra stagione da giocare e provare a vincere. Nel calcio ci sono un pacco di imprevisti, saper gestire tutto e ho un'idea molto diversa da quella di tanti. Stanco? No, sono molto lucido, al contrario di molti che fanno le domande. Io ho molta pazienza da vendere e vi aspetto tutti lì. Vado via, fanno certe domande".