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La stagione non è ancora iniziata, ma c'è già una certezza. Questa è la Juventus di Cristiano Ronaldo, in campo e fuori. Il valore del fuoriclasse non era certamente in discussione e l'impatto con il calcio italiano non ha deluso le aspettative. Tanti e pesanti i suoi gol in stagione, che hanno condotto i bianconeri verso la vittoria dell'ottavo scudetto consecutivo. Meno noto il suo ruolo fuori dal terreno di gioco, con il portoghese nei panni del leader carismatico e del direttore sportivo alternativo all'impeccabile Fabio Paratici. Insomma, è un Ronaldo dalle multiple sfaccettature quello che lancia l'assalto alla sua sesta Champions in carriera, la prima con i campioni d'Italia.

ATTACCANTE – Regna grande curiosità su quale sarà il suo rapporto con la filosofia di Maurizio Sarri. Il tecnico si è incontrato con CR7 subito dopo la presentazione con la Vecchia Signora, a dimostrazione dell'importanza del fuoriclasse all'interno dello spogliatoio bianconero. I due si sono trovati in Costa Azzurra, sede delle vacanze di Ronaldo e poi ieri al primo allenamento. C'è l'impressione che Cristiano possa avvicinarsi sensibilmente alla porta, con buona probabilità in maniera maggiore rispetto a quanto mostrato finora. Sia nel 4-3-3 che nel 4-3-1-2, il lusitano potrebbe trasformarsi in una prima punta atipica, dalle accelerazioni velenose.

UOMO MERCATO – E poi sorprende il Ronaldo versione DS. L'arrivo di Matthjis De Ligt è in gran parte merito suo. Il portoghese ha avuto il merito di intuire come alcune trattative si concretizzino con il dialogo tra campioni. L'influenza di un fuoriclasse può consentire di sbloccare situazioni altrimenti difficilmente superabili con una semplice trattativa. CR7 vuole costruire una Juve feroce e determinata, con qualità e quantità. Una squadra fatta a sua immagine e somiglianza. E possibilmente vincente.