VERDETTI - "E' molto più probabile - scrive il quotidiano nella sua versione on-line che il campionato 2019-20, rimanga senza un vincitore, come in Olanda (l'Eredivisie ha deciso che l'Ajax, primo a pari punti con l'Az Alkmaar, non vinca il torneo). Non si può invece soprassedere all'assegnazione dei posti delle coppe. E qui spunta il primo nodo delicato. L'Uefa lascia un margine di discrezionalità ai singoli Paesi confederati, pur indicando l'obbligo di criteri di "trasparenza, sportività ed equità". Tradotto, non è possibile ricorrere a sorteggi o a meccanismi, come il coefficiente Uefa, che contravverrebbero all'altro requisito richiesto da Nyon". Ad oggi quindi sarebbero Juve, Lazio, Inter e Atalanta a strappare il pass per la Coppa dalle Grandi orecchie.
PUNTI E TRIBUNALI - "Il nodo - continua Repubblica - al di là delle evidenti implicazioni sportive, è soprattutto legale ed economico. Se la decisione non arriva dalla Figc, ma è governativa, gli eventuali contenziosi, a cominciare da quelli sul pagamento dei diritti tv, sul taglio degli stipendi e sui contratti in scadenza, in teoria possono essere evitati da Federazione e Lega. In verità i contrasti tra le società - divise sul tema della ripresa o della sospensione definitiva del torneo - confermano che il rischio di finire in tribunale resta comunque alto per tutti i soggetti coinvolti". Senza parlare del fatto che ben 8 squadre hanno da recuperare una partita. Un bel caos e in tutto questo la Uefa vuole una decisione definitiva sul futuro del campionato entro il 25 maggio. Gli allenamenti collettivi dovrebbero riprendere il 18, una settimana prima.