Spicca l'impatto del difensore della Lazio, che all'Ospedale Bambino Gesù di Roma, ha fatto cambiare i programmi degli Azzurri volendo terminare il giro: "È tardi, dobbiamo andare, sono già tutti sulle navette", gli hanno detto. Ma lui ha replicato: "Non mi importa, possono anche andare, io prendo un taxi, ma finché non finisco il giro non me ne vado".
Come scrive Alessandro Iapino, responsabile ufficio stampa dell'Ospedale Pedriatrico Bambino Gesù, c'è anche un altro simpatico siparietto con protagonista il difensore della Juventus Leonardo Bonucci: "Giro con i calciatori della Nazionale nel reparto di oncologia. Dalla sua stanza un ragazzone reclama: "Ci sta Insigne?". "No, purtroppo no". Delusione. "Però ci sta Jorginho! Te lo vado a chiamare?". "E vabbuò", commenta lui un po' sconsolato. Jorginho (ex giocatore del Napoli, ora al Chelsea) piomba nella sua stanza a braccia aperte e a voce alta, in dialetto napoletano: "Ueeè, comme stai guaglioo'!". E' subito festa. A quel punto si affaccia il capitano Bonucci, che dalla porta provoca: "Forza Juve!... Posso entrare pure io?". Un istante solo di silenzio: "Ma sì, entra pure tu!". Abbracci. Risate. Applausi per tutti". Acerbi, Bonucci, Insigne, Jorginho e tutti gli Azzurri: campioni fuori dal campo, prima ancora che sul terreno di gioco.