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In Italia ha vestito le maglie di Cagliari, Napoli, Roma, Juventus e ha chiuso la sua carriera con quella del Como nel 2002/2003, ma i suoi principali successi sono legati all’ambiente bianconero con cui ha trionfato in campionato, in Supercoppa e ha vinto anche un'Intertoto. Stiamo parlando di Daniel Fonseca, oggi apprezzato procuratore sportivo, che sceglie IlBianconero.com per fare il punto sugli ultimi movimenti di mercato della Juventus: da Bonucci a Caldara e Godin fino a CR7 e Zidane.

LA JUVENTUS - “La Juventus è una società che attualmente è al top in Italia e in Europa. Il livello dirigenziale è molto alto, io ammiro la ricerca continua della perfezione che si vede nei dirigenti, nell’allenatore e nei giocatori. Con loro c’è soltanto da imparare. La capacità manageriale ti lascia a bocca aperta, puoi solo alzarti in piedi e applaudirli. La bravura è sempre quella di arrivare prima di tutti”.

BONUCCI – “Cercare di acquistare Bonucci significa puntare alla perfezione, perché è uno dei centrali più forti d’Italia negli ultimi dieci anni ed è ancora in grado di dare molto. Conosce il mondo Juventus perché lo ha vissuto per tanti anni, per me è ancora uno di loro. Fa ancora parte di questa famiglia. Non conosco i motivi del suo addio, a mio avviso è come quando in un matrimonio avviene una piccola pausa. È andato al Milan e ora c’è la possibilità di ritornare, se c’è vero amore lo rivedremo alla Juve. Scambio con Caldara? Non lo so, sinceramente, se la Juventus farà questo scambio. Caldara è uno dei più forti giovani italiani, non credo che i bianconeri lo perderanno così facilmente”.

GODIN– “Ho appreso del suo accostamento alla Juventus. È sicuramente è il centrale più forte d’Uruguay ed è tra i cinque più forti d’Europa. È una garanzia. Ma, sinceramente, non so se potrà arrivare”.

CRISTIANO RONALDO – “È colui che più si avvicina alla perfezione dal punto di vista professionale. Non lo è solo per le sue qualità, ma è per l’aspetto mentale con cui approccia ai match. In Italia lo vedo molto bene, non credo avrà problemi contro le difese della Serie A perché ha già giocato contro le difese europee e vince sempre lui (sorride, ndr). Non credo perderà il sonno”.

ZIDANE – “Zinedine ha sorpreso tutti, è stato un fuoriclasse in campo ma fuori è sempre stato una persona squisita di grandi valori. È una persona che si fa amare, tutti parlano bene di lui. Ha dimostrato di essere un fuoriclasse come allenatore, negli ultimi tre anni è l’allenatore che ha vinto di più. Non ho idea se intraprenderà la carriera da dirigente e magari la inizierà nella Juventus, ma quel che posso dire è che farà comunque bene in qualsiasi ambito. È un predestinato”.

IL SEGRETO – “La Juve è stata la squadra da cui ho imparato di più nella mia carriera professionale. Tutti lottano per lo stesso motivo, non ho mai visto nessun calciatore mollare l’acceleratore. Puoi vincere e perdere, ma in quel club fanno fronte comune per lo stesso obiettivo. La storia dice che puoi soltanto imparare da loro. E arrivare secondi è come un fallimento. Segreto? La famiglia Agnelli è alla base di tutto, è la loro forza. Dall’avvocato ad Umberto, ora c’è Andrea che sta portando avanti tutto questo”.

LE RIVALI – “Nell’epoca in cui ho giocato, c’erano giocatori forti come Peruzzi, Ferrara, Deschamps, Zidane, Del Piero, Inzaghi, Trezeguet, Kovacevic e tanti altri. La squadra era fortissima e meritavamo di vincere la finale col Real Madrid. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta. In quegli anni, rispetto ad ora, il calcio italiano era trainato da più squadre perché il Milan era fortissimo, c’erano Inter, Roma e Napoli con grandi campioni. La Serie A era il top. Oggi c’è solo la Juventus, anche se il Napoli ha fatto bene con Sarri e la Roma si sta avvicinando. Saranno le due maggiori antagoniste per i bianconeri in questa stagione”.

@_Morik92_