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Tre degli italiani morti sul Boeing etiope in Kenya per aiutare i poveri

Centocinquanta morti. Otto di loro italiani. Una strage quella relativa al Boeing delle linee etiopi caduto ieri nel cielo del continente africano mentre si accingeva a tornare verso la base perché il comandante aveva segnalato anomalie a bordo. Non c’è stato il tempo. All’aeroporto di Nairobi in Kenya, dove l’aereo era atteso, famigliari e amici dei viaggiatori sono stati immediatamente avvertiti di quel che era accaduto. Scene di strazio e di dolore. Tra loro anche il gruppo di colleghi di una Onlus italiana alla quale dovevano aggregarsi tre bergamaschi i quali avrebbero poi dovuto raggiungere il villaggio destinato al loro importante lavoro di cooperatori a favore dei poveri e dei bambini. Una perdita doppiamente grave decisa da un destino beffardo.


Oggi i bimbi privi del certificato di vaccino non potranno entrare negli asili e nei nidi

La legge Lorenzin non lascia spazio a nessun tipo di dubbio. Oggi tutti i bambini che, per vari motivi, non sono stati sottoposti al vaccino obbligatorio non potranno essere accolti negli asili e neppure nei nidi. A qualcuno potrà sembrare esagerata questa disposizione ma la sua osservanza non può essere messa in discussione. La salute dei piccoli, prima di tutto e contro ogni tipo di retro pensiero perché cautelarsi rispetto alla possibilità di malattie assortite e contagiose è comunque un atto di grande civiltà.


Una sentenza folle di tre giudici donne assolve gli stupratori: “La vittima è troppo mascolina”

Erano stati condannati in prima istanza per violenza sessuale. Da ieri sono in libertà e dovrà essere la Cassazione a stabilire la sentenza definitiva. Questo accade nella nostra giustizia la quale, talvolta lascia basiti per come viene gestita dai giudici. Ancora più clamorosa è la vicenda se si pensa che a ribaltare il verdetto di colpevolezza nei confronti di tre stupratori sono state tre giudici donne. Ciò che sconcerta è la motivazione secondo la quale la vittima avrebbe sembianze fisiche troppo “mascoline” per provocare “pensieri sessuali” capaci di condurre fino alla violenza. L’augurio è che la Cassazione sia rappresentata da giudici un po’ più seri. Anche se maschi.