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La 'Finestra sul Mondo' è la nuova rubrica del direttore responsabile de ilBiancoNero.com, Marco Bernardini.

Addio al comico siciliano Pino Caruso, che ci ha fatto ridere con educazione

E’ con tristezza autentica che dobbiamo registrare la morte di Pino Caruso. L’attore comico siciliano se ne è andato a ottantaquattro anni. Da mesi era molto malato e, ieri, si è spento nella sua abitazione romana. Ma erano a Palermo, città dove era nato nato, e nella Sicilia intera le sue profonde radici. Così il primo a reagire ufficialmente alla notizia della scomparsa ha voluto essere il sindaco del capoluogo Leoluca Orlando con un comunicato che va oltre il tradizionale protocollo per significare autentico rincrescimento. Uno stato d’animo che si può soltanto condividere perché con la figura di Pippo Caruso scompare l’anima di un’arte come quella della comicità molto difficile da gestire senza eccedere nella volgarità. Lui, compagno di viaggio anche di Franco Franchi e di Ciccio Ingrassia, ci ha sempre fatto rodere con leggerezza, eleganza ed educazione. Grazie e buon viaggio.

Le strade e le piazze d’Italia invase dall’esercito dell’altra metà del cielo

Non solo mimose. Anzi, meno fiori ma maggiore solidarietà e cooperazione con l’altra metà del cielo. Ieri, 8 marzo, l’Italia si è fermata per lo sciopero generale lasciando il passo a eserciti di donne che, dal mattino e fino a tarde sera, hanno invaso le strade e le piazze di tutte le città per rivendicare il loro legittimo e sacrosanto diritto a esistere, a poter lavorare senza problemi di distinzione di genere e soprattutto a non essere più oggetto di quella violenza fisica o psicologica devastante messa in atto da uomini difficilmente catalogabili come tali e piuttosto come bestie, manco animali. E’ doveroso ricordare che soltanto nei primi mesi di quest’anno le donne uccise sono già state tredici. Lo stesso presidente Mattarella ha voluto riservare il suo primo pensiero pubblico della giornata alle donne di tutto il nostro Paese. Madri, spose, lavoratrici e in particolare esseri umani degni di rispetto. Senza la necessità di fiori.

Il braccio di ferro per il Tav tra Lega e M5s sembra sempre  più una pericolosa farsa

Ormai sembra essere diventata una questione di principio sia per la Lega e sia per il Movimento Cinque Stelle. La questione legata al tema se dare inizio ai lavori per la costruzione del tunnel che dovrebbe unire la Francia all’Italia oppure lasciar perdere ogni iniziativa per il Tav viene puntualmente congelata dal braccio di ferro in atto tra le due maggiori forze politiche del nostro Governo. Lo stesso premier Conte con il suo ultimo intervento ha lasciato intendere che ormai a volere la realizzazione di questa grande opera è rimasto soltanto Salvini. Da parte sua il vice ministro leghista non sembra intenzionato ad abbandonare la sua posizione. La cosa drammatica è che alla gente comune gravata da mille problemi davvero urgenti del Tav frega un bel niente e vede questo assurdo tiramolla quotidiani come una farsa messa in piedi per arrivare senza danni per il potere fino alle Europee. E la cosa non fa assolutamente ridere.