Così iniziava sul nostro sito ufficiale, Juventus.com, il racconto dell'ultima finale di Coppa Italia vinta dai bianconeri.
Era mercoledì 19 maggio 2021 e l'avversaria era proprio l'Atalanta che, quasi tre anni dopo, incontreremo nuovamente in questo atto conclusivo del torneo.
Domani sera (mercoledì 15 maggio, ndr) lo Stadio Olimpico di Roma, teatro della finale, sarà tutto esaurito per regalare una super atmosfera alle due squadre che scenderanno in campo. Uno scenario "normale" verrebbe da pensare, per di più in una partita come questa che assegnerà un trofeo al triplice fischio.
Tre anni fa, non fu proprio così. Quella finale tra Juventus e Atalanta,si giocò a Reggio Emilia davanti a "soli" 4.300 tifosi per via delle restrizioni ancora vigenti all'epoca per contenere il contagio da Covid-19. Diciamo, però, che si trattò di un anticipo di ritorno alla normalità tanto attesa.
Ora, però, vogliamo tornare a parlare soltanto di campo, vogliamo ripercorrere insieme quella partita che ci ha regalato l'ennesima Coppa Italia, la quattordicesima della nostra storia.
KULUSEVSKI-MALINOVSKYI, BOTTA E RISPOSTA NEL PRIMO TEMPO
I grandi protagonisti della prima frazione sono due giocatori non più, rispettivamente, nelle rose attuali di Juventus e Atalanta.
A sbloccare la gara è Dejan Kulusevski, con un mancino a giro che accarezza il palo prima di infilarsi in porta alle spalle di un immobile Gollini.
La reazione orobica, però, arriva nell'immediato. La squadra di Gasperini, infatti, dopo dieci minuti dal gol bianconero trova il pari con uno dei suoi tiratori migliori, Ruslan Malinovskyi, che da ottima posizione non lascia scampo a Buffon. Uno a uno all'intervallo e risultato giusto per quanto visto nel corso della prima frazione.
CAPOLAVORO DI CHIESA: JUVE, LA COPPA ITALIA È TUA!
A iniziare meglio la ripresa è senza ombra di dubbio la Juventus che crea situazioni pericolose in sequenza: dal colpo di testa di McKennie a lato di poco, passando per i tentativi di Kulusevski e Cristiano Ronaldo neutralizzati da Gollini, fino ad arrivare allo sfortunatissimo palo colpito da Chiesa. La gara è un crescendo di emozioni e, soprattutto, di occasioni tutte, o quasi, di marca bianconera. Insomma, i segnali sono chiari ed evidenti: alla Juventus manca, davvero, soltanto il gol del sorpasso per coronare un secondo tempo di altissimo livello e di grande personalità. Poco prima della mezz'ora, ecco la svolta: Chiesa parte dalla sinistra, chiude un larghissimo triangolo con Kulusevski, controlla in area e supera con precisione chirurgica il portiere orobico, firmando il vantaggio a meno di un quarto d'ora dalla fine. Un vantaggio che, al triplice fischio, si rivela decisivo. E poi c'è soltanto da esultare, perché la Juventus vince la Coppa Italia. Ancora una volta. La quattordicesima volta.