4 minuti di gioco, slalom gigante in mezzo alle maglie della Roma e diagonale a sbloccare il risultato. Un gol che, come raccontato, ha fatto esplodere la tribuna dell’Ale & Ricky e che, in pochi secondi, ha mostrato le potenzialità di Scienza. Non stupisce, quindi, che nel 2020 la Juventus si attivò per strapparlo al settore giovanile dell’Inter: una carriera che comincia nel segno del Derby d’Italia, ma non solo. In mezzo, infatti, c’è anche il Derby della Mole, perché Michele è figlio d’arte e il padre, Beppe, è cresciuto nel vivaio granata, conquistando un campionato Primavera e un Torneo di Viareggio. Poi, il salto nel calcio professionistico, la Serie A e, oggi, un presente da allenatore con un’ultima esperienza sulla panchina della Pro Vercelli nel 2021.
Figlio d’arte, come dicevamo, ma con l’ambizione di scrollarsi di dosso l’etichetta e costruire la propria carriera, ad oggi con i colori bianconeri indosso. Le potenzialità ci sono, ma la strada è ancora lunga.