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La riforma della Champions League e il passaggio a 32 squadre per il Mondiale per Club dell'estate 2025 hanno generato molte preoccupazioni nel mondo del calcio. Se da un lato UEFA e FIFA hanno promesso maggiori introiti alle squadre partecipanti, le critiche non sono mancate.

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa LaPresse, anche i calciatori hanno sollevato delle critiche. Le leghe e le associazioni europee che li rappresentano hanno espresso forte dissenso, soprattutto nei confronti della FIFA. Durante un'assemblea di due giorni a Londra, sotto l'egida della Premier League, è emersa una netta presa di posizione riguardo alla gestione dei calendari internazionali delle partite.

Le varie associazioni sindacali hanno dichiarato che, se non verrà data una risposta soddisfacente alle loro preoccupazioni durante il prossimo Concilio FIFA in programma il 17 maggio in Thailandia, saranno necessari "interventi concreti", poiché la situazione attuale è considerata insostenibile.

La battaglia è guidata soprattutto dalle associazioni dei calciatori, che hanno partecipato all'assemblea a Londra in modo compatto e unito. "I calciatori", hanno dichiarato, "non possono più accettare di avere il proprio calendario determinato da altri senza una preventiva condivisione".