MIGLIOR CHIELLINI - "Penso di no, ne ha vissute altre su livelli altissimi. E’ un giocatore costante nelle sue prestazioni: ogni tanto si ferma per qualche problema fisico però ha un rendimento al top. Quando la Juve si difende spicca in maniera notevole, nelle difficoltà il suo carisma e la sua intelligenza vengono fuori".
BONUCCI - "Stupito? No, apprezzo il suo coraggio nella scelta di andare via e di ritornare. A Milano ha commesso qualche errore, dettato anche dalla grande responsabilità che gli è stata affidata. Ha dimostrato personalità nel ritornare, consapevole che non tutti i tifosi hanno preso bene l’addio e il dietrofront. Si è rimesso a lavorare con ottimi risultato, tanto da far cambiare idea agli scettici".
CHI MEGLIO - "Ovvio, Ferrara-Montero. Ho giocato con grandissimi campioni, da Cannavaro a Bergomi e Maldini in nazionale. Ma con Paolo (Montero, ndr) c’era un tale affiatamento che ci bastava uno sguardo. Lo stesso che vedo tra Bonucci e Chiellini. Loro, come noi, sono complementari, ma abbiamo caratteristiche diverse. Bonucci assomiglia più a Montero: ha la capacità di alzare la testa nei momenti delicati. Io ero più marcatore come Chiellini".
CHAMPIONS - "Questa Juve è fortissima e, soprattutto, vince con regolarità. La nostra aveva alti e bassi, ma allora c’era più concorrenza. Per assurdo, abbiamo vinto la Coppa dei Campioni con la squadra magari non più forte ma lo è diventata di diritto grazie al titolo. Ronaldo garanzia? La Juve è arrivata due volte in finale senza Ronaldo, con lui aumentano le possibilità e anche le responsabilità. Se sbagli però sei fuori, come è accaduto in Coppa Italia. Qui hai andata e ritorno, ma non ci sono certezze".
CAMPIONATO - "Non è mai stato aperto. Senza Ronaldo c’era già un divario, con Ronaldo il gap è aumentato, ma non vorrei che diventasse un alibi per le avversarie. Entrare nella zona Champions va bene, però non c’è più competizione. La vedo difficile anche nei prossimi anni: noi che lavoriamo nel calcio auspichiamo un po’ di concorrenza. Troppo forte o gli avversari non sono all’altezza? Perché la Juve è troppo forte: il campionato del Napoli è di tutto rispetto nonostante la distanza e in altri campionati lotterebbe per il vertice".
DE LIGT - "Non farei paragoni. E’ un difensore giovanissimo, di grande personalità e di grossa prestanza fisica, rappresenta un investimento importante. Quella dell’Ajax è una scuola importante e l’ottavo di Champions contro il Real è stato un bellissimo spot. Le big d’Europa faranno a gara e il suo valore crescerà ancora".
ROMERO - "Sta facendo molto bene e il Genoa è una buona vetrina. Entrare in un club importante, dove c’è gente che ha vinto tanta e continua ad avere fame e dove c’è un gruppo collaudato, gli permetterà di esprimersi al meglio».
BARZAGLI - "E’ un grande, un giocatore che sposa le caratteristiche del difensore di una volta con quello attuale. Ero a stretto contatto con lui nei Mondiali 2006, è un ragazzo fantastico. Non so se lascia, dipende da come si sente: per stare alla Juve devi avere anche una grande forza mentale perché sei sempre sotto pressione".