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La Juventus strapazza il Palermo con 4 gol? Il Porto di Nuno Espirito Santo non vuole essere da meno e, prima del match di andata degli ottavi di Champions al Do Dragao, risponde ai bianconeri con un altro poker. Il modesto Tondela di Marques da Costa, ultimo in classifica, non rappresentava certo un ostacolo valido per i Dragoni. La partita casalinga di ieri sera ha però confermato i pregi e i difetti della formazione portoghese, passata in vantaggio al 43’ grazie a un rigore trasformato da André Silva e agevolata per tutta la ripresa dal cartellino rosso rimediato da Osorio nei minuti finali del primo tempo.

TURNOVER - Come già avvenuto qualche volta in stagione, Nuno Espirito Santo ha schierato i suoi con un duttile 4-1-3-2, con Ruben Neves nelle vesti di unico mediano a fare da cerniera tra la difesa e la trequarti composta daEl Tecatito Corona, Otavio e André André. In attacco spazio alla fantasia di André Silva, affiancato dal nuovo fenomeno di casa Porto Tiquinho Soares. Non hanno preso parte al match né Hector HerreraBrahimi, mentre Oliver Torres e Diogo Jota sono subentrati soltanto nella ripresa. Come da attese, l’undici dei Dragoes ha mostrato perciò diverse novità, anche rispetto alla probabile formazione che scenderà in campo mercoledì contro la Juve. Che il tecnico ex Valencia confermi il modulo fantasia o meno o che opti per un più prudente 4-4-2 come visto nel precedente scontro casalingo contro lo Sporting Lisbona, le idee tattiche del Porto non vedranno però particolari variazioni.

PREGI - La squadra in fase offensiva ha infatti la possibilità di agire con un 4-3-3, con Corona spesso e volentieri chiamato a dare manforte alle due punte. Proprio nel big match contro lo Sporting, ultimo appuntamento “importante” dei Dragoni finora, il messicano ha propiziato la rete dell’1-0 con l’assist per il movimento di Tiquinho a tagliare la difesa avversaria. L’inserimento di una delle due punte, servita dall’esterno, rappresenta un’opzione utilizzata più volte in stagione: se Nuno ha analizzato i gol presi dalla Juve da Belotti in campionato e da Bonaventura in Supercoppa, con la mancata copertura da parte del terzino destro, non sarà difficile vedere la strategia riproposta anche in Champions. Ma la fantasia dalla trequarti in su non è la sola arma a disposizione del Porto, che contro le difese chiuse ha spesso e volentieri giovato dell’abilità nei tiri dalla distanza dei propri centrocampisti: ieri Ruben Neves ha colto il raddoppio con un bolide preciso da fuori area.

ATTENDERE E RIPARTIRE - In generale, il Porto non ama sbilanciarsi alla ricerca del risultato, prediligendo un gioco speculativo e il mantenimento delle distanze fra reparti. In fase di non possesso la squadra si riunisce in un compatto 4-4-1-1, lasciando spesso il controllo della partita agli avversari (contro lo Sporting al Do Dragao il possesso palla dei padroni di casa si è fermato al 34%). L’idea, ovviamente, è quella di colpire il nemico in ripartenza grazie alla rapidità delle proprie pedine offensive: ieri sera André Silva ha avuto almeno tre occasioni per chiudere i conti in contropiede già prima del 2-0 di Neves.

DIFETTI - Difficile da colpire? Senza dubbio, e per dimostrarlo basta guardare le statistiche: 4 gol subiti negli ultimi 7 match, soltanto 3 in tutto il girone di Champions. Ma i portoghesi hanno talvolta dimostrato una scarsa organizzazione difensiva una volta spezzato il primo pressing, che unita alla lentezza dei difensori chiamati ad accorciare crea pericoli notevoli alla porta di Casillas: sullo 0-0 il Tondela ha avuto una clamorosa occasione con Heliardo, in un’insolita situazione di 4 contro 3 per la squadra ospite. Impermeabili sì, ma non troppo: e contro avversari rapidi in transizione come Dybala, Cuadrado e Higuain queste ruggini potrebbero risultare fatali. Inoltre, la squadra ha dimostrato sempre di più di viaggiare al ritmo di André Silva: la consapevolezza offensiva dei Dragoes sembra poggiarsi tutta sulle spalle del classe ’95, che alla sua prima stagione in Champions ha già messo a segno 5 gol. In caso di “giornata no” del suo baby-bomber, il Porto fa fatica a segnare: si veda il pareggio a reti bianche maturato contro il Pacos de Ferreira a inizio gennaio.


@mcarapex