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Se da una parte la squadra di Pirlo sta vivendo una stagione su un'altalena continua di emozioni con la qualificazione in Champions nel mirino, dall'altra c'è una Juve che vince e sorride. E' quell'Under 23 che sarebbe dovuta essere proprio di Pirlo e che all'ultimo è andata nelle mani di Lamberto Zauli. Un allenatore che aveva già esperienza in Serie C e si è conquistato la promozione nel giro di poche ore: quattro giorni prima era in campo sulla panchina della Primavera contro il Real Madrid in Youth League, quattro giorni dopo si è ritrovato in Under 23. La parola chiave è 'continuità', con l'obiettivo di pianificare il futuro. 

PLAYOFF - Grazie alla vittoria per 1-0 contro la Carrarese (gol di Vrioni, tornato dopo cinque mesi di infortunio), e al conseguente pareggio tra Olbia e Novara, l'U23 si è matematicamente qualificata ai playoff di Serie C chiudendo la stagione al 10° posto. La strada per la Serie B è ancora lunga e piena di tornanti, ma intanto si può mettere una bella spunta (bianco)nera all'obiettivo raggiunto: la società infatti aveva chiesto a Zauli di migliorare i risultati dell'anno scorso. Fatto.

DUE STRATEGIE - Ma cosa c'è dietro a questo traguardo dell'Under 23? Lavoro, pazienza, cura del dettaglio. Non si lascia nulla al caso, a cominciare dal lavoro di scouting. Gli osservatori bianconeri vanno in giro per l'Europa iniziando a studiare i ragazzi già dall'Under 16: relazioni, appunti, cosa convince e cosa no. Aspettando l'occasione giusta per affondare il colpo. L'altra strada, è quella dei giocatori cresciuti in casa. Due esempi: Capellini e Fagioli, ragazzi che hanno fatto un percorso parallelo: difensore classe 2000 il primo e centrocampista classe 2001 l'altro, sono stati presi nel 2015 dalla Cremonese, inseriti nell'Under 14 e coccolati fino al salto in prima squadra. Nicolò ha anche debuttato in Serie A ed è partito da titolare in Coppa Italia.

SCAMBI - Molti giocatori della rosa bianconera sono arrivati attraverso scambi: Marques, per esempio, è stato preso nel gennaio 2020 dal Barcellona in cambio di Matheus Pereira. Occhio lungo della Juve, che lo seguiva già da prima dell'Europeo Under 19 ma ha saputo aspettare l'occasione giusta. Altro giro, altro giovane: Gianluca Frabotta. L'anno scorso ha giocato più di 20 partite nell'Under 23 di Pecchia, quest'anno Pirlo l'ha promosso in prima squadra come alternativa di Alex Sandro. Ma i bianconeri lo studiavano già dai tempi della Primavera del Bologna. E quando i due club dovevano definire il futuro di Orsolini, tac: Frabotta è stato inserito nell'affare e ha fatto un biglietto di sola andata per Torino. Tra chi ha fatto esperienza tra i grandi in questa stagione c'è anche Alessandro Di Pardo, una manciata di minuti in Serie A e tutto il secondo tempo in Coppa contro la Spal. Cresciuto in Primavera, è arrivato a Torino in uno scambio co Vitale.

OCCASIONI - Carme diem. Come quando nell'estate di due anni fa la Juve ha preso Daouda Peeters, il classe '99 in scadenza di contratto con la Sampdoria e seguito già dai tempi del Club Bruges. Discorso simile per il gioiellino Hamza Rafia, 22 anni appena compiuti e il gol che ha regalato alla Juve (di Pirlo) la qualificazione ai quarti di Coppa Italia. Pescato nel Lione B, è uno degli osservati speciali per il futuro. 

ESPERIENZA - Poi ci sono quei giocatori, non più giovanissimi, ma fondamentali nello spogliatoio per far crescere il gruppo e trasmettere esperienza ai ragazzi. Non a caso, come capitano è stato scelto Alessandro Alcibiade, 30 anni dei quali tre passati nelle giovanili della Juve. Dopo aver giocato in giro per l'Italia con una puntata in Ungheria, il difensore è tornato a Torino per aggregarsi all'Under 23 e trasmettere ai nuovi la mentalità Juve che si è portato dentro fin da piccolo. 

FUTURO - La linea per il futuro è tracciata: continuità, pazienza e zero pressioni. Step by step. La Serie C rappresenta il salto nel professionismo, il passaggio intermedio tra la Primavera e i grandi palcoscenici. Una finestra sul futuro nel quale solo la Juve ha creduto creando l'Under 23. Crescere i ragazzi in casa e studiarli da vicino trasmettendogli la mentalità vincente. Aspettando i risultati.