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Ieri sono state poste le basi, oggi c'è stata una sorta di ratificazione, o comunque concretizzazione della chiacchierata - proficua - che l'entourage di Fagioli e la Juventus hanno avuto a Torino, nella sede della Continassa. Le parti erano già d'accordo sulla base di partenza: per Fagioli, ormai da settimane, le chance d'addio si erano di fatto azzerate. 

LA DECISIONE - Arrivato l'ok di Allegri, è ripartita anche la macchina del rinnovo per l'ex Cremonese. Ma la prima offerta e la prima richiesta erano inconciliabili, né potevano basarsi sulla reciproca volontà di proseguire insieme. Dunque, opere di convincimento e un'attesa che Fagioli ha saputo far propria. Giocando bene, dando rassicurazioni, impressionando a tratti anche nella tournée americana. Di fatto, ponendosi come asset importante per una squadra che in mediana aveva bisogno di una rivoluzione tecnica. 

L'ACCORDO - Ora le parti hanno raggiunto un'intesa di massima, anche e soprattutto dal punto di vista economico. Una base di partenza per arrivare alla meta già prefissata: giocare insieme, realizzare quel sogno che Nicolò ha custodito finora e poi ha finalmente realizzato. Non solo per una tournée o un'estate: ma per una stagione intera, almeno. Con Miretti al suo fianco. E Rovella, chissà.