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Sfruttare al massimo le occasioni, per guadagnare fiducia, aumentare l’autostima e accrescere il minutaggio. Questo l’obiettivo di chi gioca meno, questo è quello che ha fatto nell’ultima parte di stagione Nicolò Fagioli. Partito indietro nelle gerarchie di Allegri, il centrocampista classe 2001 ha scalato le gerarchie e, ad oggi, sembra difficile poterlo schiodare da un posto nell’undici titolare.
 
Certo, ci sono i gol pesanti contro Lecce e Inter, ma non solo. Come sottolinea Tuttosport: “Fagioli aggiunge alla manovra bianconera quella fantasia, quella qualità sia nel passaggio sia nel dribbling, che la rendono più fluida, più verticale e meno prevedibile: aiutando Locatelli, che ha un partner all’altezza nel fraseggio, con il quale dividersi l’impostazione, e Rabiot che può concentrarsi su fase difensiva e inserimenti”.
 
Messo in campo a causa dell’emergenza, Fagioli ha sfruttato al massimo l’occasione. Da emergenziale, quindi, la scelta di Allegri di schierarlo sembra essere diventata il frutto di fiducia nelle qualità del classe 2001. Un cambio di passo, una conquista sul campo.