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Nella notte di Champions di stasera ci sarà spazio anche per una storia di cuore. Due amici, uno contro l'altro: Porto-Juve, Nedved vs Conceiçao. Il primo vicepresidente bianconero, l'altro allenatore dei portoghesi ed entrambi ex compagni nella Lazio, con la quale hanno vinto uno scudetto nel 2000. Insieme a loro c'era anche Paolo Negro, che nella nostra intervista ricorda con un sorriso i due: "Pavel è diventato... un paravento! Da quando è alla Juventus sembra che abbia giocato in quella squadra. Io invece penso che non ci si debba mai scordare degli altri club in cui si è stati". Poi scatta l'aneddoto su Conceiçao: "Nello spogliatoio lo prendevamo sempre in giro cantandogli la canzone 'Tristezza' di Ornella Vanoni. Diciamo che non era proprio un tipo allegro...".

Come ha preso da ex giocatore il trasferimento di Nedved dalla Lazio alla Juve?
"Ero dispiaciuto, molto. Non solo perché se ne andava un giocatore forte e la società iniziava a perdere pezzi, ma anche perché andava a rinforzare quella che allora era una diretta concorrente per lo scudetto".

Com'era da compagno di squadra?
"Un precisino, mamma mia... anche troppo forse. Quasi perfetto. Mangiava sempre le stesse cose senza mai sgarrare, alle 20 si spegnevano le luci e andava a letto. Anche nel modo di allenarsi, faceva sempre tutto con precisione impegnandosi sempre al massimo. Un vero professionista, quello che oggi è Cristiano Ronaldo".

Ci racconta un aneddoto con Pavel?
"Una sera aveva organizzato una cena a casa mia con altre persone che conoscevamo. C'eravamo tutti, tranne lui. Lo chiamo per chiedergli che fine avesse fatto, e mi rispose che aveva già mangiato e si era messo al letto. Lo sto ancora aspettando...".

E di Conceiçao cosa ricorda?
"Tutti i litigi che ci facevamo in campo. Giocavamo sulla stessa fascia, quindi capitava spesso di mandarci a quel paese".

Stasera vedrà Porto-Juventus?
"Dovrò litigare con le mie due figlie, ma alla fine penso di riuscirci. Sai, ho solo donne in casa...".

E per chi farà il tifo?
"Al di là di Nedved e Conceiçao, è una questione di italianità. Tranne in un caso, mi fa piacere quando le nostre squadre vanno avanti in Europa".

Come finirà?
"Punto sul pareggio, dico 1-1. La Juve andrà sotto, entrerà Morata e pareggerà. Poi si giocheranno il tutto per tutto a Torino e passeranno i bianconeri".

Da ex difensore, come si ferma Cristiano Ronaldo?
"Io ho giocato con l'altro Ronaldo, il brasiliano, e posso dirti che era tutta un'altra cosa... aveva una velocità impressionante, più di Cristiano, e un dribbling secco che ti lasciava sul posto in una frazione di secondo".

E' rimasto in contatto con Nedved e Conceiçao?
"Sergio l'ho visto qualche anno fa allo stadio, Nedved... ormai è juventino. Ma quella è un'altra storia".