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Luca Coccolo è quello che solitamente, in gergo, si definisce “prodotto del vivaio”, nato e cresciuto calcisticamente con la maglia della Juve, è diventato uno dei pilastri dell’Under 23. Partire dai pulcini della Juventus fino ad arrivare all’Under 23, scalando tutte le categorie prima della Scuola calcio e poi del Settore Giovanile, in un vivaio esigente come quello della Vecchia Signora non è semplice né scontato. Il peso della maglia bianconera si fa sentire anche nelle giovanili e completare tutta la trafila è indice di grande professionalità e di una mentalità dedita al lavoro e al sacrificio, nonché di grandi qualità sul campo. Caratteristiche che vestono perfettamente addosso al difensore ciriacese classe ‘98 che, oggi, è uno dei leader della squadra di Lamberto Zauli. Non a caso, infatti, ha giocato in tutte le 14 partite dell’Under 23 disputate in questa stagione, spesso indossando la fascia da capitano. Coccolo, nonostante la giovane età, è uno dei più esperti del gruppo: nella stagione scorsa ha collezionato 25 presenze con la squadra di Pecchia a cui si aggiungono ben 11 panchine con la Prima squadra di Sarri; questo, in particolare, vuol dire che il calciatore ha avuto diverse occasioni per allenarsi e studiare da vicino i campioni della Juventus e il calciatore a cui ha dichiarato di ispirarsi, Giorgio Chiellini. Sempre in termini di esperienza accumulata, Coccolo ha esordito in Lega Pro già a 20 anni, con la maglia del Prato a cui si era unito in prestito, scendendo in campo in 13 occasioni e diventando titolare fisso di quella squadra fin dal suo arrivo.
 
IL PROFILO – Tatticamente, Luca Coccolo ha avuto un percorso simile a quello del suo calciatore di riferimento, Giorgio Chiellini. Partito come terzino sinistro, si è trasformato in centrale. Oggi, Lamberto Zauli lo schiera, solitamente, come centrale di sinistra nella difesa a tre. Quello che impressiona favorevolmente del calciatore è la grande pulizia di gioco, interventi precisi e, spesso, in anticipo sulle punte avversarie. Un’autorevolezza che deriva dalla grande esperienza di cui si è parlato prima e un fisico importante che aiuta sulle palle alte e nei momenti più ruvidi del match. Da migliorare, invece, la fase di possesso palla e, in particolare, le verticalizzazioni utili a velocizzare il gioco che, più spesso, passano dai piedi di Capellini o Delli Carri. Le qualità ci sono e non è un caso se, prima Allegri e poi Sarri, l’hanno portato ad allenarsi e fare panchina con la Prima squadra. Come non è un caso che la Juventus abbia deciso di rinnovargli il contratto fino al 2023. In questo momento, Coccolo sembra essere temporaneamente uscito dal giro della squadra di Pirlo che non l’ha ancora convocato. Qualità, esperienza e margini di crescita ci sono, la società bianconera ha deciso di puntare su di lui e non è detto che sia solo per l’Under 23, le occasioni per mettersi in mostra non mancheranno e in quel caso il difensore dovrà dimostrare di potersela giocare nel calcio che conta.