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Una vita all’insegna del gol. Francesco Baiano ha trascorso la sua carriera alla ricerca continua ed ossessiva della rete. Ha fatto gioire diverse tifoserie, su tutte quelle di Foggia e Fiorentina. Ed ha condiviso lo spogliatoio con due protagonisti del calcio italiano degli ultimi anni: Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. Il primo è stato un compagno di squadra alla Pistoiese, il secondo l’allenatore ai tempi della Sangiovannese. Ed ora, Max e Maurizio, potrebbero addirittura avvicendarsi sulla panchina della Juventus, secondo quanto riportato dai media inglesi. L’ex attaccante ha le idee chiare a riguardo e ne ha parlato ai nostri microfoni.

Francesco, cosa succede alla Juventus? Si aspettava l’addio di Massimiliano Allegri?

“Dalla conferenza odierna è abbastanza palese che, dopo tanti anni, fosse necessario lasciarsi. Non mi meraviglia. Fa parte di un processo di rinnovamento”.

Insomma, si tratta di una tappa obbligatoria nel cammino di continua crescita avviato dalla Juventus da diverso tempo.

“Esattamente. Direi che è una tappa normale. Ora sono curioso di capire quale sarà la linea della società. Mi aspetto nomi importanti, ma i grandi allenatori sono occupati per ora. Per grandi tecnici intendo Zinedine Zidane, Pep Guardiola e Jurgen Klopp. Il primo ha firmato con il Real, il secondo si è tolto dal mercato. Rimarrebbe Klopp, qualora dovesse vincere la Champions. Un discorso simile va fatto per Mauricio Pochettino. Gli altri candidati sarebbero un gradino sotto, non per capacità, ma dal punto di vista del curriculum e del palmares”.

Si è parlato anche di un possibile approdo in bianconero di Maurizio Sarri, suo ex tecnico alla Sangiovannese. Come valuterebbe un suo arrivo a Torino? Sarebbe un matrimonio solido, nonostante la recente rivalità delle ultime stagioni?

“Gli allenatori sono professionisti. La rivalità non cambia il modo di lavorare. Un tecnico allena dove viene chiamato. Sarebbe una scelta giusta per una Juventus più spettacolare. Una decisione dettata dal tipo di calcio, in contrapposizione al gioco poco spettacolare dei bianconeri. Intendiamoci però: se una squadra vince il 75% delle partite disputate non gioca male. Semmai non è spettacolare o bella agli occhi. Ma questo non è un problema se si vince”.

Insomma, secondo lei, i risultati hanno sempre la priorità.

“Il motto della Juventus dice che vincere è l’unica cosa che conta. Si può ottenere la vittoria in vari modi. Certo si può anche vincere giocando bene, ma è un altro discorso”.

E' stato compagno di squadra di Massimiliano Allegri ai tempi della Pistoiese. Se lo aspettava che Max sarebbe arrivato su questi livelli?

“Chi afferma che se lo sarebbe aspettato è un bugiardo. Allegri era un centrocampista di fosforo, uno che trascinava la squadra. Per certi aspetti un allenatore in campo. Sono convinto che abbia ottenuto molto meno di quanto meritasse. Ma onestamente nessuno poteva immaginare che sarebbe stato uno dei migliori tecnici al mondo”.

Cosa le è rimasto dell’Allegri compagno?

“Era una persona molto simpatica, uno divertente. E poi ricordo che ripeteva: “Se non ti diverti non puoi giocare bene”. Una frase che dice molto di lui, una persona che si divertiva, ma sapeva essere molto seria al momento opportuno”.

E dove lo vedrebbe bene l’anno prossimo?

“Credo che il Paris Saint-Germain intenda confermare Tuchel. Mi piacerebbe vedere Allegri al Manchester United”.

In precedenza ha nominato Klopp e Pochettino per la Juventus. Dovendone scegliere uno tra i due, chi prenderebbe?

“Sono un grande fan di Jurgen Klopp. Ha un calcio verticale molto spettacolare. Ma non so quanto si sposerebbe bene con i giocatori della Juventus. Servirebbero giocatori di gamba. Salah? Non ci sarebbe solo la Juventus su di lui… Anche il Real lo vorrebbe. È un’operazione complicata”.