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Nuovi sviluppi nella contesa sull'eredità Agnelli tra - da un lato - Margherita Agnelli (figlia di Gianni e Marella) e dall'altro i tre figli John, Ginevra e Lapo, avuti da Alain Elkann. Lo riferisce il Corriere della Sera, secondo cui quattro dei cinque fratelli de Pahlen - ovvero Peter, Anna, Tatiana e Sofia, figli del nobile francese di origine russa Serge de Pahlen, secondo marito della stessa Margherita Agnelli - si sono costituiti in giudizio insieme alla madre per contestare il testamento dell'Avvocato e della moglie Marella Caracciolo. Dopo la sua apertura, soprattutto John - erede designato da Gianni Agnelli - con Lapo e Ginevra, hanno beneficiato di una parte consistente della cassaforte di famiglia, la "Dicembre", per governare l'impero Exor-Fiat. 

Una causa intentata in Svizzera esiste già, un'altra è stata avviata a Torino nel 2020. E i fratelli Elkann si difendono chiedendo la condanna della madre "al risarcimento del danno patrimoniale, reputazionale e non patrimoniale" da loro "patito". Attraverso i propri legali, Margherita Agnelli - che è stata di fatto esclusa dalla successione Caracciolo - rivendica invece un'eredità di circa 2 miliardi di euro. E al suo fianco, ora, ci sono anche quattro dei cinque figli de Palhen. 

Secondo Margherita Agnelli, tesi alla base della causa civile svizzera, Marella sarebbe stata "indotta a rilasciare i testamenti nonostante non ne potesse conoscere la portata" e che per motivi di salute fosse "minata nella sua effettiva capacità naturale a testare". Un'altra contestazione riguarda un vizio di forma sui testamenti 2011, 2012 e 2014: secondo l'accusa, notaio e testimoni non parlerebbero l'italiano così come Marella non parlava il tedesco. Ma non solo: appare una data di nascita errata e le firme sarebbero tremule, di cui una "irriconoscibile".