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Nel corso della sua seconda vita come orologiaio stagista, Stephan Lichtsteiner deve averlo imparato molto bene: con minuzia e attenzione è possibile aggiustare e inserire anche i meccanismi più piccoli all’interno di un orologio. Quello che non si può fare è manipolare il tempo, tornare indietro. A vedere Daniel Leo – giovane terzino destro classe 2001 che gioca nella Juventus Primavera – però, i tifosi juventini potrebbero avvertire quella sensazione di salto indietro nel passato. Lichtsteiner – suo il primo gol all’Allianz Stadium che diede il via al ciclo vincente durato 9 anni – ha segnato indelebilmente la storia recente della Vecchia Signora. Vedere, ancora una volta in bianconero, un instancabile esterno che macina chilometri sulla fascia destra e che arriva dalla Svizzera, non può che smuovere qualcosa a livello emozionale.
CARRIERA - Daniel Leo è nato a Lugano il 19 settembre 2001 e nella Svizzera italiana – tra Lugano e Team Ticino - ha mosso i suoi primi passi in carriera. Nel 2019 si è trasferito alla Juventus e fin da subito il suo impatto fu devastante, con una rete all’esordio in campionato contro l’Empoli. Nel giro di due anni l’esterno è diventato una colonna dell’Under 19 – è uno dei calciatori in rosa con maggior esperienza nella categoria - e oggi è uno dei più impiegati da mister Bonatti. Oltre a questo, ha collezionato 6 presenze stagionali, tra ottobre e novembre, con l’Under 23 in Serie C, tutte da titolare. D’altronde, Lamberto Zauli lo conosce bene per averlo avuto in Primavera.
CARATTERISTICHE - La carriera di Daniel Leo è cominciata come esterno alto, salvo poi essere arretrato durante la sua esperienza al Team Ticino. La propensione offensiva, però, non è stata intaccata. Il calciatore interpreta il ruolo di terzino in maniera tutt’altro che timida: quando c’è lo spazio si può star sicuri che Leo lo andrà ad occupare con una di quelle sgroppate che segano le gambe agli avversari. Arrivare sul fondo per mettere il cross è una missione di vita e molto spesso l’obiettivo viene raggiunto. Per le caratteristiche che mostra in campo, non è un caso che abbia scelto come modello a cui ispirarsi Trent Alexander-Arnold, esterno in forza al Liverpool e uno dei talenti più cristallini di tutta la Premier League. Anche in fase difensiva non fa mancare il suo apporto: attento nelle letture, deciso nei tackle e con una prestanza fisica che gli permette di reggere l’urto. Per la seconda parte di stagione, Leo dovrà continuare a macinare chilometri a testa bassa e lavorare per dire addio al settore giovanile e fare l'ingresso definitivo nel professionismo con l'Under 23.