commenta
Padroni del proprio destino. Allegri non chiedeva fondamentalmente altro. Anche perché questa squadra, con tale potenziale, non può assolutamente avere altro giudice se non se stessa. Questione di talento, ma non solo: è anche una storia di ambizioni. E allora, con un calendario di certo non in discesa, la Juve si mette nella carreggiata del sorpasso sulle proprie ambizioni. In attesa di Valencia, Fiorentina, Inter, Toro, Roma e Atalanta. Chiaro, no? 

STERZATA DECISIVA - In principio il passaggio del turno in Champions, in una gara casalinga dal risultato già scritto ma ugualmente da conquistare: con gli spagnoli, i bianconeri hanno la ghiotta chance di accantonare momentaneamente gli sforzi europei. Decisiva in tanti sensi, soprattutto se si vuole giostrare forze fisiche e mentali sulle gare successive con Fiorentina e Inter. Con lo Young Boys? Il tecnico toscano spera possa essere una semplice scampagnata. Che poi c'è il derby, e poi ancora la Roma. Entro Santo Stefano, il 26 la gara con l'Atalanta di Gasp, la Juventus ha una sola missione: consolidare il primato (magari allungando) e archiviare al top la prima parte di stagione.