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Non è bello stare in un posto di lavoro dove hai capito che sei finito ai margini. Infatti, Emre Can non perde occasione per manifestare il proprio umano malcontento. Ma ormai la decisione sembra presa, e non potrà che essere quella di un divorzio già a gennaio. Soprattutto dopo che la società è venuta allo scoperto ammettendo che c’è "tensione finanziaria" nella gestione del club, ed esiste un bisogno urgente di liquidità. Attraverso un consistente aumento di capitale (300 milioni) accompagnato da qualche taglio alla rosa.

 Un’esigenza già emersa in estate, quando si sono tentate cessioni di giocatori di alto profilo all’interno della rosa (Dybala, Higuain e Mandzukic) insieme a quelle, riuscite, di Spinazzola e Kean. Si provò anche a cedere Can, che ora si lamenta ma che fece pure lui tenace resistenza al trasferimento. Nonostante gli fosse stato anticipato che sarebbe finito fuori dalla lista Champions (anche se l’interessato ora lo neghi). 

Strana la storia del turco naturalizzato germanico: solo un anno fa Paratici fece di tutto per accaparrarselo a zero, convincendo lui e i suoi procuratori a non firmare per altri club di prestigio che lo corteggiavano, e adesso lo sta scaricando, sperando persino di spuntare una ricca plusvalenza. Il prezzo del cartellino per Can si aggira infatti sui 40 milioni, sempre che si trovi qualche club pronto a sborsare questa cifra, sapendo bene che il calciatore non veda l’ora di andare a giocare altrove. Non solo: sapendo pure, in via ufficiale con tanto di comunicato, che la Juventus ha necessità di fare cassa.

Da qui la proposta arrivata, per esempio, dal Milan di prenderlo in prestito e riscattarlo poi a giugno, con lo sconto. Proposta da rispedire al mittente, soprattutto se l’interesse di Bayern e Borussia Dortmund sono concreti, seppur con offerte inferiori ai 40 milioni richiesti (si parla di una proposta da meno di 30 milioni del Dortmund). 

 Alla Juve non basterà ovviamente cedere solo Can, dovrà sacrificare qualcun’altro. Uno è già in lista d’imbarco ed è Mario Mandzukic, offesosi per essere stato inserito tra i cedibili e da agosto vive quindi da separato in casa: si allena a parte, non parla con nessuno, è praticamente un fantasma che si aggira per la Continassa. Mi domando se sia stata una scelta razionale quella di metterlo fuori rosa, pur continuando a versargli mensilmente un cedolino di oltre 400mila euro. Anche perché adesso quanto potrà valere il suo cartellino? La Juve chiede intorno ai 10 milioni, non credo riuscirà ad incassarli. Per i soliti motivi: giocatore desideroso di andarsene, club obbligato a mettere a bilancio la sua cessione.

Quasi certo pure l’addio di uno tra Rugani e Demiral, diventati panchinari stabili dopo l’esplosione (scontata) di De Ligt e l’imprescindibilità di Bonucci. Servendo pecunia, uno a gennaio potrebbe partire, a patto però che Chiellini bruci le tappe e torni arruolabile già a febbraio, altrimenti bisognerà rinviare ogni discorso a giugno. La scorsa estate entrambi costavano tra i 30 e i 40 milioni, adesso non si sa. E infatti, sempre il Milan ci sta riprovando col turco, dopo i tentativi andati a vuoto ad agosto scorso. L’offerta rossonera sarebbe di 18 milioni, gli stessi versati dalla Juve al Sassuolo. Un’altra proposta inaccoglibile. Meglio accontentarsi, a quel punto, di 20/25 milioni per Rugani che sarebbero pressoché tutti di plusvalenza, essendo stato preso dall’Empoli a 5 milioni. 

Eppoi, dopo essersi liberata a gennaio di tutti o solo una parte (Can + Mandzukic) di questi giocatori, la Juventus li sostituirà, oppure – causa “tensione finanziaria” - non è previsto alcun arrivo, e Sarri dovrà continuare ad arrangiarsi con la rosa a disposizione? Sono orientato a propendere per la seconda opzione. 

Quanto pesano a bilancio i possibili protagonisti del mercato in uscita della Juventus? Scopritelo, caso per caso, nella nostra gallery dedicata.