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Non è un periodo semplice per la Juventus. Dopo il polverone che ha seguito la finale di Champions - al centro del caso il comportamento di Bonucci durante l'intervallo -, ecco il nuovo caos, rivelato da Dagospia. "Elkann vuole cacciare Andrea Agnelli", e di mezzo c'è anche la figura di Francesco Calvo.

CALVO E DENIZ - La figura di Calvo è già nota nel mondo bianconero, per diversi motivi: fu direttore commerciale bianconero prima di spostarsi a Barcellona, è indagato nell'inchiesta sui rapporti tra Juventus e ultrà legati alla 'ndrangheta, ed è l'ex marito di Deniz, attuale compagna di Agnelli. Ora, però, il suo nome sta ritornando nel cerchio Juve, spinto con forza da John Elkann e dalla moglie Lavinia Borromeo, "che mal sopportano Andrea per i suoi poco sabaudi pasticci sentimentali, tanto che John avrebbe offerto a Calvo il posto di amministratore delegato della Juventus al posto di Aldo Mazzia. Non è un’idea folle: Calvo vuole tornare in Italia, visto che con Deniz ha una figlia, e ora che è nata la sorellina, è sempre più difficile gestire il ménage familiare diviso tra Spagna e Italia". Si legge sul sito Dagospia.com.

CARDIFF E 'NDRANGHETA - La finale persa e l'indagine sui rapporti con la curva e con la 'Ndrangheta hanno gettato fango sull'immagine del presidente della Juventus e - se Elkann come viene detto cercava un motivo o una scusa per liquidare il cugino - ha trovato ben due ragione per metterne in cattiva luce la figura, anche all'interno della dirigenza. Dalla mancata festa scudetto, costata comunque 400 mila euro per l'annullamento improvviso, al disastro tra campo ed esterno.

QUOTE EXOR - C'è poi la questione legata alle quote Exor, società di cui è presidente John Elkann, sviluppata così: "A Torino si mormora che Andrea avrebbe proposto uno scambio storico al resto della famiglia. Lui e la madre Allegra rinuncerebbero al 12% che hanno in Exor, la cassaforte che controlla tutte le attività principali, in cambio della quota che Exor detiene nella Juventus (63,77%). Il figlio di Umberto in questi mesi è stato messo all’angolo dal cugino John, così tenta un ‘all-in’ pokeristico: butta sul piatto tutto quello che ha, sperando di ribaltare il suo destino incerto. Vuole passare da socio minoritario e maltrattato a padrone di tutto. L’offerta per Elkann è ghiotta. In borsa la Juve vale oggi 528 milioni, ma la società è valutata intorno a 1,5 miliardi, dunque la quota Exor vale circa un miliardo. Exor – che oltre alla Juve ha in pancia il 29,4% di Fca, il 100% di PartnerRe, il 22,9% di Ferrari, il 26,9% di Cnh e il 43,4% dell’Economist – in borsa vale circa 12 miliardi. Quindi il 12% si avvicina molto a quel miliardo di cui si parlava".

MARCHIONNE - Elkann, poi, pur di togliere il cugino Andrea dal ruolo di presidente della Juventus, gli avrebbe offerto un posto speciale, a capo della Ferrari, al posto di Marchionne: "In tutto questo reticolo societario, John avrebbe offerto ad Andrea di fare il presidente della Ferrari al posto di Marchionne, che ha annunciato (rimandandolo 5 volte) il suo abbandono di FCA nel 2018-2019, ma non quello al vertice di Maranello, dove anzi conta di rimanere fino al 2021. I suoi piani sono emersi leggendo sul bilancio il programma di bonus destinati al manager col pullover (28 milioni), che arrivano fino a quella data".
 
Uno scenario difficile e complicato, in continuo sviluppo. Per ora, rimane solo quest'indiscrezione, in attesa di comprendere e approfondire i reali movimenti. Ma i rapporti tra Elkann e Agnelli, come si percepisce da tempo, sono piuttosto tesi.