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Un talentino, un pupillo con futuro da star, ma passo dopo passo. Nicolò Fagioli cresce con la maglia della Juventus incollata addosso ed è pronto a diventare una delle stelle del futuro, ma senza fretta e senza troppa pressione. Sì, perchè l'ambiente bianconero non ha nessuna intenzione di bruciare un talento come il suo, semmai di coltivarlo con riconoscimenti importanti e nuove sfide. 

IL PERCORSO - Ma le sue qualità non si scoprono certo oggi, anzi. Già la scorsa stagione, due anni sotto età, trovava spazio nella Primavera di Dal Canto impressionando tutti i presenti sugli spalti di Vinovo. Ora, quella squadra (allenata da Baldini però) è pronto a farla sua, non può e non deve fermarsi qui. L'obiettivo, infatti, è fare parte stabilmente della Juve Under 23, per giocare partite dure e con avversari molto più grandi ed esperti, in Serie C. E i fatti non possono che dargli ragione Ha già esordito con la squadra b, trovando spazio in una formazione che ha l'obbligo di schierare quasi solo Under 23, ma in cui lui è comunque un'eccezione, essendo un diciassettenne. E che bella eccezione. La Juve lo osserva crescere, Allegri lo include ogni volta che può. Non è un caso, infatti, la sua presenza nella tournée estiva negli Stati Uniti, con diversi minuti giocati. Un giovane pupillo, con tutte le caratteristiche che piacciono all'allenatore bianconero: tecnica, qualità e duttilità, quella che gli permette di giocare da esterno, da trequartista, da mezzala e da regista. Insomma un giocatore totale. E poi? E poi non è finita qui. Sì, perchè Fagioli è uno di quei bravi ragazzi, di quelli che Capitan Chiellini, proprio durante la tournée, ha ringraziato e definito da Juve: non solo le qualità, a Torino conta la testa... e pare sia quella giusta. Nessuno si sorprenda nel caso arrivi una chiamata importante, la sensazione è che prima o poi il suo nome tra i convocati dei grandi ci sarà.

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