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Ci sono momenti che cambiano tutto, notti che marcano la differenza tra i giocatori forti e i grandi che aspirano ad essere campioni. Questa sera, Dusan Vlahovic entra a fare parte definitivamente della seconda categoria. Perché nella Coppa Italia che la Juventus ha alzato nel cielo di Roma, c'è il suo nome stampato. E' il gol più importante della sua carriera. Ma non è un nuovo inizio per Dusan, perché la crescita era già evidente, oltre qualche gol sbagliato, oltre qualche errore, Vlahovic è diventato il centravanti che la Juventus ha pagato 80 milioni di euro. 

Esordio con la Juve in campionato e Vlahovic segna. Debutto in Champions League e il serbo si sblocca al primo pallone toccato. Finale di Coppa Italia contro l'Inter e l'ex Fiorentina trova il gol del momentaneo vantaggio. Subentra nella ritorno della semifinale di Europa League a Siviglia e indovinate chi sblocca la partita? Si, Vlahovic. Il copione si è ripetuto contro l'Atalanta e questa volta, la giocata da campione del classe 2000 vale un trofeo, il primo con la Juventus.

In questi mesi si era parlato anche di un Vlahovic poco decisivo nelle partite importanti e contro le big. Una narrazione fuorviante e che non teneva conto dei gol pesanti già segnati. Senza contare come se la Juve ha provato almeno fino a febbraio a lottare per lo scudetto, il merito è tanto dei gol nei minuti finali del serbo, a proposito di "essere decisivi". Ma è tutto il resto che fa la differenza per il futuro. L'atteggiamento, encomiabile, e non solo questa sera. I miglioramenti tecnici, impossibile da non vedere. La Juve ha vinto la Coppa Italia e Dusan Vlahovic è tutto ciò di cui c'è bisogno.