Il bosniaco si sofferma poi sul suo percorso in giallorosso: “Al giorno d’oggi tutti giudicano ma molti non capiscono nulla. Il primo anno sono andato male perché al City durante la preparazione non mi avevano fatto giocare sapendo che me ne sarei andato. Fisicamente ero fiacco. Avrei potuto lasciare la Roma dopo il primo anno ma non sono uno che molla e la mia famiglia ed io qui stiamo benissimo. Quell'estate ho liberato la mente dai brutti pensieri, ho lavorato sul fisico e fatto una preparazione come si deve. Nel calcio è tutto troppo bianco o nero: se Messi e Ronaldo non segnano per due partite, si parla di crisi, ma noi calciatori non siamo robot, possiamo avere alti e bassi".
Dzeko: 'La Juve resta la favorita per lo scudetto'
Gufata o obiettività? Arrivando da un avversario della Juve non è mai facile dirlo, ma la dichiarazione di Edin Dzeko potrebbe essere solo quello che tutti si aspettano di sentire. Intervistato da Kicker, il centravanti della Roma ha parlato anche della corsa scudetto: “Ho ancora due anni per portare lo scudetto a Roma e anche se questo campionato è più equilibrato la Juventus è sempre la favorita. Dal 2011 hanno sempre vinto loro e hanno speso 90 milioni per Higuain. Se spendi tanto e non vinci c’è qualcosa che non torna. Quest’anno però il campionato è più equilibrato, anche se restano i favoriti".
Il bosniaco si sofferma poi sul suo percorso in giallorosso: “Al giorno d’oggi tutti giudicano ma molti non capiscono nulla. Il primo anno sono andato male perché al City durante la preparazione non mi avevano fatto giocare sapendo che me ne sarei andato. Fisicamente ero fiacco. Avrei potuto lasciare la Roma dopo il primo anno ma non sono uno che molla e la mia famiglia ed io qui stiamo benissimo. Quell'estate ho liberato la mente dai brutti pensieri, ho lavorato sul fisico e fatto una preparazione come si deve. Nel calcio è tutto troppo bianco o nero: se Messi e Ronaldo non segnano per due partite, si parla di crisi, ma noi calciatori non siamo robot, possiamo avere alti e bassi".
Il bosniaco si sofferma poi sul suo percorso in giallorosso: “Al giorno d’oggi tutti giudicano ma molti non capiscono nulla. Il primo anno sono andato male perché al City durante la preparazione non mi avevano fatto giocare sapendo che me ne sarei andato. Fisicamente ero fiacco. Avrei potuto lasciare la Roma dopo il primo anno ma non sono uno che molla e la mia famiglia ed io qui stiamo benissimo. Quell'estate ho liberato la mente dai brutti pensieri, ho lavorato sul fisico e fatto una preparazione come si deve. Nel calcio è tutto troppo bianco o nero: se Messi e Ronaldo non segnano per due partite, si parla di crisi, ma noi calciatori non siamo robot, possiamo avere alti e bassi".
