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Alla fine del traguardo. Paulo Dybala guarda indietro, poi ai lati: davanti a sé c'è solo una banda, una volta percorsa avrà guadagnato un nuovo pezzo della sua vita, della sua carriera, della sua storia d'amore col calcio e quindi con la Juventus. A un passo, il rinnovo. Mancano soltanto i diritti d'immagine, annosa questione che ha lasciato per ultimo: il resto dei dettagli è stato messo a posto da Jorge Antùn, a tutti gli effetti il suo procuratore. Con la Juve, strette di mano e sorrisi. Infine, una promessa. 

MATURO - Già da questa stagione, Dybala ha dimostrato un volto diverso e differente è stata anche la sicurezza nei suoi mezzi. Nonostante Sarri l'abbia visto spesso da comprimario, la scena se l'è presa di giocate e d'astuzia, di mancino fatato e di volontà. Di tanta volontà. Eccola, la differenza più incredibile con quanto accaduto nella scorsa stagione: la continuità di campo nei gesti, non solo nel minutaggio. Anche a gara in corso, Paulo ha dato nuovo significato alla sua avventura bianconera. Attirando ancora il Psg, poi il Bayern, soprattutto i club inglesi. La Juventus è corsa ai ripari e l'ha blindato. Poi, come detto, la promessa. Quale? Quella di non oscurarlo mai più, neanche con la luce - fortissima - irradiata da Cristiano Ronaldo. Non si può mettere l'argentino in un angolo, no.