ROTTURA - Ma andiamo per gradi, per eventi. L’argentino verrà multato al pari degli altri, escluso dal derby di domani e poi chissà. Ma la Juve si è sentita quasi tradita da suo comportamento, più degli altri due. Perché è il 10 bianconero, è a Torino da sei stagioni, ha indossato la fascia di capitano e più volte si è chiacchierato di un progetto juventino costruito attorno a lui. Idea che, al cospetto di un fatto del genere, lascia il tempo che trova. Così si è consumata la spaccatura, di natura umana, slegata dalle dinamiche di mercato e contrattuali, che adesso, però, impongono valutazioni urgenti.
SPETTRO PARAMETRO ZERO – La situazione è nota da tempo, anzi, chiarificata dall’intervento di Pavel Nedved ai microfoni di Dazn. C’è stallo, freddo, sul rinnovo del contratto, l’entourage dell’ex Palermo ha rifiutato l’offerta del presidente Agnelli, alzando la posta in gioco. Così, il vice-presidente bianconero ha fatto intendere le intenzioni del club: Dybala è sul mercato e la Juve ascolterà opportunità e offerte. Si accettano proposte cash, ancora meglio occasioni di scambio, che possano generare plusvalenze maggiori e offrire nuove soluzioni tecniche. E qui subentrano tutte le ipotesi caldeggiate fino a questo momento, dal Barcellona al Paris Saint-Germain, passando per il Chelsea. Ma attenzione, aleggia uno spettro sul futuro della Joya. Come riporta CM, c’è il concreto timore che Dybala decida di arrivare alla naturale scadenza del contratto nel 2021, lasciando un pugno di mosche nella mani della dirigenza bianconera. Uno scenario nefasto alla luce del patrimonio che costituisce il giocatore in sede di mercato, orizzonte sicuramente da evitare.