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Ha voluto solo e soltanto la Juventus in estate, se l'è ripresa in autunno. Definitivamente. Spera di diventarne l'eroe in primavera, perché no. Paulo Dybala è l'uomo in più di questa squadra: coinvolto, concentrato, incisivo anche quando entra a partita in corso, entusiasta del rapporto con Maurizio Sarri. Addirittura convinto di poter dare molto di più nei mesi che verranno, confessa agli amici più vicini e al suo entourage. Una sorta di "è solo l'inizio", il messaggio della Joya che ha mandato al tappeto il Milan subentrando a Ronaldo. Ma qual è l'idea della società dopo un'estate passata a tentare di venderlo?

VERSO IL 2020 - Inutile nasconderlo, Paulo era stato individuato come la plusvalenza enorme da realizzare nel luglio scorso, addetto a sistemare il bilancio con una cessione importante. La Premier League rifiutata dall'argentino, il PSG rimasto solo tentazione a fronte dell'affare Neymar sfumato, gli incastri mancati e la riluttanza di Dybala lo hanno portato a tenersi stretta la Juve per sua volontà. La dirigenza bianconera per il giugno che verrà - estate 2020 - non prevede di metterlo in vendita, anzi; Dybala con Sarri ha un rendimento molto più continuo, ecco perché l'idea di cederlo prenderebbe corpo solo ben oltre i 65/70 milioni di valutazione di un'estate fa. Ma la convinzione è che si possa far cassa con tanti altri giocatori e non sia più necessario sacrificare Dybala sull'altare del bilancio, la Juventus torna a far sentire importante Paulo e ne studierà anche il possibile rinnovo come segnale ulteriore. Con grande calma. Un'altra storia nella storia.

Fabrizio Romano, per Calciomercato.com