MODULO - Il nuovo modulo ideato da Allegri, il 4-3-3, limita le possibilità di impiego di Dybala, per stessa ammissione del tecnico bianconero. "Nel 4-3-3 può fare solo il centravanti", aveva ammesso il livornese prima del match di Coppa Italia contro il Genoa. Detto fatto. Dybala contro il 'Grifone' è sceso in campo dal 1° minuto, centravanti nel 4-3-3, prima di spostarsi alle spalle di Higuain nella ripresa quando però il modulo era già tornato ad essere il 4-2-3-1. In tutto questo, poi, Allegri non vuol e non può fare a meno di Mario Mandzukic che rispetto a Dybala dà più equilibrio e garantisce decisamente più fisicità dell'argentino.
NON E' DEL PIERO - Nello spiegare a Sky Sport i motivi delle panchine di Dybala, Allegri ha sfruttato la presenza di Fabio Capello in studio per fare un parallelo con la gestione di Alex Del Piero. Le cose, in realtà, sono un pò diverse da come le fa apparire Allegri. All'epoca delle esclusioni di Don Fabio Del Piero aveva 31 anni ed aveva in squadra gente come Trezeguet ed Ibrahimovic. Non era, insomma, il leader tecnico della squadra. Dybala, invece, è nel fiore dei suoi anni, nel pieno della sua maturazione calcistica e, soprattutto, è il calciatore più forte (Buffon dixit) di questa Juve (e lo stipendio lo conferma). No, l'argentino non è come Del Piero ma proprio come accadeva 10 anni fa l'esclusione del numero 10 della Juve fa rumore. Adesso sta ad Allegri trovare la soluzione per tornare a vincere utilizzando anche il talento dell'argentino. La vera domanda è come sarà possibile "reintegrare" La Joya se Allegri continuerà ad optare per il centrocampo a tre? In tal caso, quante saranno le possibilità di vedere Dybala in campo in maniera costante? Il vero problema per l'argentino è che Allegri non ha mai rinunciato ad esclusioni eccellenti pur di arrivare alla vittoria e per ora le decisioni del tecnico bianconero si stanno rivelando tutte azzeccate...
@lorebetto