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C'è un piano piuttosto chiaro in casa Juve, ed è quello che riguarda Paulo Dybala: la Joya non è in vendita, ma cedibile. Non è stato messo sul mercato e non lo sarà nemmeno nelle prossime settimane, semmai Paratici, Nedved e il resto della dirigenza ascolteranno le offerte in arrivo e le valuteranno. Come per molti nomi della rosa. Perché, da sempre in questo ciclo, chi è scontento, poco motivato o chi riceve una grossa offerta è oggetto di discussione. Campo e bilancio, l'equilibrio da tenere. Intanto, Dybala, come vi abbiamo raccontato ieri, ha già mandato il suo messaggio alla Juve, tagliandosi le vacanze. Rientro anticipato dalle ferie per tornare il prima possibile, per ricominciare a lavorare sodo, non più dal 5 agosto ma dall'1 circa. Data in cui dovrebbe svolgere visite mediche e test atletici, dopo il lavoro estivo in vacanza.

TOTTENHAM - Come detto, vendere è una necessità, ma Dybala non rappresenta un pezzo sul mercato. Ecco perché le offerte pervenute a Torino dovranno essere ritenute congrue con il valore del giocatore prima di ipotizzare una sua cessione. La Juve vuole almeno 90 milioni di euro per venderlo, con Dybala che in caso di addio chiederà 10 milioni di euro di ingaggio. E l'offerta di ieri? Dall'Inghilterra è arrivata una voce: il Tottenham ha proposto proprio 90 milioni alla Juve per il cartellino della Joya, con annesse valutazioni in corso. Un'offerta smentita questa mattina da La Stampa, che spiega come la proposta inglese fosse vicina ai 50-60 milioni di euro. Cifre per cui la Juve non vende Dybala.