PALLONE D'ORO - "Mi piacerebbe giocarmelo alla pari con Neymar in futuro, al momento però è lui quello più vicino a vincerlo essendo più vicino a Messi e Ronaldo come livello. Io devo lavorare per migliorare e vincere trofei. Una volta davanti ad un falò tra amici abbiamo espresso tutti un desiderio: il mio era proprio vincere il Pallone d'Oro".
MESSI - "Ho sempre ammirato Ronaldinho ma Leo è come Maradona per quelli della nostra generazione. Per me è un onore giocare insieme a lui in Nazionale. Ci ha trascinati al Mondiale con la tripletta all'Ecuador, è un leader nato. L'espressione di 'nuovo Messi' non è deleteria per un calciatore, dipende da come la si prende. Qualcuno non la vive bene, io però sono contento e scendo in campo concentrato per raggiungere i miei obiettivi".
CARDIFF - "Abbiamo sbagliato completamente il secondo tempo, io mi sentivo impotente. E' stato strano perché abbiamo preso quattro goal quando in tutta la competizione, fino a quel punto, ne avevamo incassati appena tre. Buffon? E' una leggenda, è rispettato da tutti. Ha quasi 40 anni ma è come se ne avesse 20".
DANI ALVES E POGBA - "Devo ammettere che ci manca molto uno come lui, ha un'ampia visione di gioco come pochi e scendeva in campo con grande sicurezza. E' uno dei migliori che abbia mai visto giocare. Anche la partenza di Pogba è stato un duro colpo: oltre all'intesa in campo c'era anche quella fuori, siamo molto amici".