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Vuoi o non vuoi - e chi è che non vuole? - si parla sempre di Dybala. E se fino ad oggi c'era un contorno di trattative, di attesa, di speranza (che resta tanta) sul rinnovo, finalmente il quadro generale torna a dipingersi del suo talento. Ne aveva bisogno la Juve. Ne aveva disperata necessità proprio Paulo: alle spalle una stagione travagliata ed è dir poco, davanti un ruolo di primissimo piano nella Juventus che sarà. Gliel'ha promesso Allegri. Il dieci apprezzato di gusto. Ma ora c'è tutto un mondo, anche di rapporti, da ricostruire con la squadra che l'ha preso ragazzo e che aspetta da sei anni una maturazione definitiva. 

INTANTO IL GOL - Intanto, il gol. Intanto, la prestazione. Oltre il guizzo bellissimo a tripla firma: l'ha toccata per Ronaldo, Ronaldo per Chiesa e Dybala è sembrato il passaggio di testimone perfetto, un Tortu al destino nella 4x100 verso il primo sigillo nella porta di Musso. E pensare che un'oretta prima era entrato da punto interrogativo nello Stadium che non ha mai smesso di applaudirlo e di incitarlo. Con la fascia al braccio ha preso di petto la responsabilità e restituito il suo talento agli occhi del pubblico. Ci si agita facilmente per il calcio d'estate, ma il segnale non si può sottovalutare. La Juve con Dybala è un'altra storia. Ed è una storia certamente più vincente. 

POI IL RINNOVO - Anche per questo, di separarsi, nessuno ha davvero intenzione. A fine mese riparte il tango del rinnovo, con questo gol è di nuovo Paulo a guidare il ballo. Per fortuna nessuno ha fretta e non ci sono piedi pestati o passi sbagliati: ma solo nella direzione giusta. Ancora qualche giorno e chiaramente sapremo, se e come Dybala vorrà prolungare il suo rapporto d'amore - perché è amore certo - con la Juventus. Oh, intanto, la vita e la serata la si prende così com'è arrivata. Con un grosso sorriso, pensando a ciò che sarà e mai più a ciò che è stato.