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E’ stato Paulo Dybala il grande protagonista della conferenza di Allegri, alla vigilia di Juventus-Sassuolo. Non sedeva accanto a Max, il numero 10 argentino, ma la sua presenza nella sala stampa dell’Allianz Stadium si è fatta comunque sentire, trapelata dalle parole dello stesso allenatore. Il quale da un lato ha ribadito l’evidenza (“Nessuno mette in dubbio le sue qualità”) e dall’altro ha lanciato un messaggio alla Joya (“Deve lavorare per ritrovare la maglia da titolare”). Sì, perché quel posto che - anche dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo - sembrava sulla carta di sua proprietà, in questo momento della stagione si sta trasformando sempre di più in un miraggio.

IN DISCUSSIONE - Si riparte dal consiglio, l’ennesimo proveniente dal mondo Juve per Dybala. Dopo il rumoroso “faccia sacrifici nella vita privata” targato Pavel Nedved dello scorso inverno, Allegri invita il proprio giocatore a “mettersi in discussione”. E in effetti la questione tattica - la stessa che blocca la Joya in Nazionale per il noto problema di “convivenza” con Messi - non è il solo motivo dietro alle continue esclusioni di questo inizio di stagione. Il 4-3-3 sembra lasciare poco spazio all’argentino, ma è altrettanto chiaro il riferimento a “troppe pressioni” che lo stesso Paulo si sta “mettendo addosso”. Parlerà come al solito il campo, con gli occhi puntati sull’impegno di domani contro il Sassuolo e la stessa domanda: ma Dybala giocherà dall’inizio oppure no?

GIOCO AL 'MASSACRO' - “Se giocasse e non facesse una buona partita, poi sarebbe massacrato. Devo capire quando sarà il momento giusto”. Già, qual è? Il dubbio resta, Dybala non parte escluso a priori dalla formazione titolare di Juve-Sassuolo ma sarà decisivo l’allenamento di rifinitura. Vero è che, qualora il numero 10 fosse relegato nuovamente in panchina, il match di mercoledì contro il Valencia diventerebbe l’ultima chance di evitare un clamoroso record negativo: oltre un mese senza una partita giocata per intero. Come una riserva qualsiasi, e non come il gioiello corteggiato da mezza Europa e blindato dalla stessa Juve con l’ingaggio - CR7 a parte - più alto della rosa. Ma questo “gioco al massacro” vale davvero la candela?

@mcarapex