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Minuto 60 del derby di Torino: Maurizio Sarri richiama in panchina Paulo Dybala, la Joya non la prende bene. Al suo posto entra Gonzalo Higuain, che da lì a pochi minuti deciderà la partita con un assist meraviglioso per De Ligt, portando così la Juve alla vittoria.

NOTA NEGATIVA - Il derby ha lasciato in dote 3 preziosi punti e tante indicazioni positive. C’è però anche una piccola nota negativa, rappresentata proprio da Dybala. No, non per la prestazione, che è stata tutto sommato onesta, priva di acuti, ma continua nel cercare di immettere qualità nella manovra bianconera. A preoccupare è invece il modo in cui Paulo è uscito dal campo, scuotendo vistosamente il capo, contrariato. Anche una volta sedutosi in panchina l’attaccante ha continuato a lamentarsi.

LA SCELTA - Si dirà: sono cose che succedono, a nessuno piace essere sostituito. Vero, ma il malcontento di Dybala nasconde prime pericolose crepe nel dualismo che la Juve si porta da inizio stagione. La Joya o Higuain, solo uno può giocare al fianco di Cristiano Ronaldo nel modulo disegnato da Sarri. I problemi fisici degli ultimi tempi del Pipita hanno dato minuti e continuità all’ex Palermo, che probabilmente non si aspettava di essere sostituito dopo solo 60 minuti in una partita importante e sentita come il derby. Sarri ha giustificato la scelta nel post partita (“Gonzalo non aveva la possibilità di giocare un’intera gara, mentre Paulo era stanco per le tante partite in pochi giorni"), ma ora, ancor di più con il rientro di Douglas Costa e Ramsey, sarà a chiamato a scegliere: Higuain o Dybala, solo uno dei due può giocare. Affiorano le prime crepe…