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L'Argentina zoppica e Dybala non gioca. L'Argentina vince, ma Dybala non gioca lo stesso. C'​è un vago senso di malinconia nel rapporto tra la "Joya" e la sua nazionale, un rapporto contraddittorio che, sebbene passino gli anni, non sembra destinato a cambiare. Ieri sera con il Venezuela, in occasione dei quarti di Copa America, Dybala ha preso il posto di Aguero per gli ultimi cinque minuti, come un esordiente qualsiasi che sostituisce il compagno più blasonato per fargli ricevere gli applausi dei tifosi. Eppure, appena dieci giorni fa, Dybala aveva ricevuto l'investitura di Sarri, definendolo uno di quei "giocatori di talento" che servono alla causa juventina. Nonostante tutto, la sua permanenza in bianconero, non ​è così scontata. 

FLOP NAZIONALE - Giocare accanto a Messi, se ne condividi parte delle caratteristiche, non ​è impresa facile. Ne sa qualcosa Coutinho nel Barcellona che, seppur di piede opposto, fatica a toccare i palloni che gli servono per ingranare durante i 90 minuti. Lo sa anche Dybala, il quale però a differenza del brasiliano, condivide anche il piede mancino e, di conseguenza, la posizione in campo. Nel 4-4-2 (sterile) di Scaloni visto nelle prime due partite di Copa America, a Messi sono stati affiancati sia Martinez che Aguero, dimostrando come, per convivere con la Pulce, servano caratteristiche differenti da quelle di Dybala (solo 21' minuti in campo in totale, mai con il risultato incerto): gioco senza palla, inserimenti e, soprattutto, accettare il fatto che, nel dubbio, tutti cercano la magia di Leo. Con il Qatar, Dybala ha siglato l'assist del 2 a 0 di Aguero, ma non ha convinto a sufficienza per essere riproposto nel 4-3-3 dell'ultima gara con la Vinotinto.

TRA CAMPO E MERCATO - Fortunatamente per Maurizio Sarri, il problema Messi non sussiste. C'​è stato però, nel corso della scorsa stagione, il problema Ronaldo: Allegri, dopo qualche  prova tecnica di convivenza, ha scartato definitivamente l'ipotesi, accantonando Dybala in nome del talento portoghese e di giocatori "di reparto" più affini al dialogo. La sofferenza di Dybala nel giocare con un'altra stella mette in luce un difetto caratteriale che, forse, il gioco di Sarri potrà ovviare. Parole come "collettivo" sono molto importanti negli schemi del tecnico toscano e così si stanno già studiando le possibilità di una collocazione tattica diversa. Trequartista nel 4-2-3-1, seconda punta nel rombo, oppure esterno di un attacco o falso nueve nel tridente offensivo: sono solo ipotesi che il campo svelerà a breve, A meno che, ovviamente, non arrivi quella proposta (in)decente che spinga Paratici e Nedved ad accettarne il trasferimento. Il prezzo? Non meno di 100 milioni, anche se la quota potrebbe essere sforata. Le pretendenti, sono in allerta.