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"Quest chi l'è bon, ma el giugà mia", tradotto: "Il ragazzo è bravo, ma non gioca mai". Girando per qualsiasi campo sportivo, di qualsiasi categoria, vi accorgerete che questa è una delle frasi più inflazionate, sia essa in "Lombardo" o in qualsiasi altro dialetto. E' questo il destino, o meglio il nuovo presente di Paulo Dybala con la Selecciòn Argentina. Sì, perchè Sampaoli si è dimenticato di lui.

LA DISCESA - Titolare con Brasile, Singapore, Uruguay e Venezuela - tra giugno e settembre - è improvvisamente scomparso, relegato in panchina. Poco incide il suo momento no in casa bianconera, perchè infatti, il CT ex Siviglia, lo aveva già escluso con Perù ed Ecuador, chiamandolo in Argentina, senza schierarlo nemmeno per 1". Una mossa che ha inciso sulla sua tranquillità, proprio in mezzo ai due rigori sbagliati, aprendo un periodo difficile. E questa pausa per le Nazionali sembra iniziata nello stesso modo: nella partita di oggi, contro la Russia, non c'è nulla in palio, solo la possibilità di sperimentare la rosa, di formare il gruppo... eppure Sampaoli gli concede appena 3'. Prima Di Maria (criticato), Pavon e Lo Celso, poi Gomez e Perotti, e infine, solo dopo il gol vittoria di Aguero (quello dell'1-0) la Joya.

CAMBIO ROTTA - Un trattamento poco sensato alla luce del passato, che apre anche alle polemiche. Perchè portarlo se non gioca nemmeno 1'? Tanto vale lasciarlo a Vinovo... Con chi? Ma con Higuain naturalmente, l'altro escluso eccellente, che però dalle ceneri delle scelte di Sampaoli è rinato. Forma, gol, tranquillità, come prima: e allora tanto vale non andarci con la Selecciòn.