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Uno così può far tutto. O forse no. Dalla Juve all'Argentina, ormai Paulo Dybala sembra essere incastrato in un equivoco tattico che sta accomunando Massimiliano Allegri a Lionel Scaloni. Negli scorsi giorni, infatti, anche i media argentini hanno ribadito un concetto di fatto già espresso dal tecnico bianconero più o meno velatamente: il Dybala di oggi può giocare solo da seconda punta o da trequartista centrale. Il che potrebbe anche non essere un problema, se solo Juventus e Argentina non stiano sviluppando il proprio sistema secondo un 4-3-3 più o meno puro. “Paulo insieme a Neymar potrà prendere il posto di Messi e Cristiano Ronaldo”, ha dichiarato in più di un'occasione Allegri. “E' un fenomeno”, ha ribadito anche dopo Colombia-Argentina il ct Scaloni. Eppure, Dybala sta passando più tempo in panchina che in campo.

QUI ARGENTINA – Panchina con il Guatemala: prevista, programmata, dettata anche dall'arrivo in ritardo negli Stati Uniti per testimoniare al Tas di Losanna nel processo contro l'ex agente Pier Paolo Triulzi riguardo il vecchio accordo sui diritti di immagine che Dybala vuole invalidare. “Giocherà con la Colombia”. Invece no. Già nelle ore precedenti la partita di New York in Argentina si spiegava il perché non ci fosse spazio per Dybala: non è un centravanti, non può giocare né a destra né a sinistra. Sotto testo: non è lui l'erede di Messi. Questioni tattiche che stanno schiacciando Dybala in una fase di carriere che al contrario dovrebbe vederlo spiccare il volo. Ma secondo il fratello Gustavo c'è qualcosa di diverso, che col campo avrebbe poco a che fare: la maturità di Dybala si vede anche nel modo con cui ha gestito il dopo gara al fianco di Scaloni. Deve abbozzare la Joya.

QUI JUVE – Come d'altronde deve fare nella Juve. “Se giochiamo con due terzini d'attacco, abbiamo bisogno di un centrocampista in più”: in estrema sintesi è questa la motivazione di Allegri dopo Parma per la seconda panchina consecutiva di Dybala. Che quindi, nel 4-3-3 continua a non avere spazio: come d'altronde era già capitato nella passata stagione dopo la nuova svolta tattica del tecnico bianconero. Al momento decisivo, con questo sistema, dentro Mandzukic e fuori Dybala. Che sembra avere diritto di cittadinanza solo in caso di 4-2-3-1. Che forse non è più l'abito più giusto per la Juve, di conseguenza sempre meno sua. La stagione è appena iniziata, tempo per cambiare o per far cambiare idea ai suoi allenatori non mancherà. Uno così può far tutto. Eppure sembra che possa fare solo il numero 10.