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Mancano 20' alla fine di Roma-Juve quando Sarri toglie Dybala per far entrare Higuain. Bianconeri in vantaggio 2-1 e Paulo tra i migliori in campo nonostante gli sia mancato il gol. Sarri lo richiama in panchina, l'argentino non la prende benissimo: qualche occhiataccia mentre si avvicina alla panchina, mano sulla bocca e frasi indirizzate prima all'allenatore poi al suo vice Martuscello. Sarri non lo degna di uno sguardo, e nel post partita non gira tanto intorno sull'episodio: "Dybala si è arrabbiato per la sostituzione? Non me ne può fregare di meno". Letterale. Forte e chiaro.

GLI ALTRI "CASI" - Si sa, Maurizio è così. Sincero e diretto, senza peli sulla lingua. Se sente di fare una cosa non si fa tanti problemi. Prende e agisce. Punto. Come quando ha sostituito Cristiano Ronaldo (e non uno qualunque!) contro il Milan lasciandolo addirittura fuori nella partita successiva con l'Atalanta. E si è creato quasi un caso. Scrupoli? Zero. Avanti a testa bassa con le sue idee. De Ligt ha sempre giocato fino a metà dicembre? Ora non più. Adesso le gerarchie si sono ribaltate e nelle ultime sei partite ha sempre giocato Demiral (può cambiare qualcosa con l'infortunio del turco, QUI le sue condizioni). Insomma, Maurizio Sarri non guarda in faccia nessuno. Nel vero senso della parola. Per informazioni, chiedere a Dybala.