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Dusan Vlahovic è il simbolo della disfatta. Peggio di ogni previsione ma la gestione fa discutere
Dusan prende il posto di Randal Kolo Muani, che è comunque apparso in difficoltà e continua a non segnare. Quindi forse chi sosteneva che il problema della Juventus fosse Dusan oggi deve ridimensionarsi. Dusan però entra e peggio di così non può fare: scivola ed apre una prateria ad Ademola Lookman che chiude i conti con il goal del definitivo 4-0 e ko totale.
Certo, scivola sotto la pioggia dello Stadium quindi c'è anche il fattore sfortuna, ma le critiche piovono su Dusan, come l'acqua sul prato dello Stadium. Cosa va analizzato però anche? La gestione del tecnico Thiago Motta. Vlahovic infatti dopo essere il centro del progetto della nuova Juventus è lentamente scivolato in fondo alle gerarchie. Kolo Muani è diventato il titolare fisso (nonostante i numeri siano tutto meno che ottimi). Dusan è ai margini.
Quando chiamato in causa risponde presente (vedi la trasferta di Cagliari) ma al momento sembra anche lui la brutta copia di sè stesso. È però naturale: quando la fiducia inizia a mancare e il giocatore lo avverte spesso è complesso poter rendere al meglio e questo sembra proprio quanto sta accadendo a Dusan. Quindi sotto la lente di ingrandimento anche la gestione del tecnico Thiago Motta. A volte pare di sentire la canzone di Giorgia: "Tu mi porti su, poi mi lasci cadere", esattamente come successo con Vlahovic che in ordine è solo l'ultimo. Prima di lui Danilo o Fagioli per citarne alcuni. Quindi certo, Dusan non sta rendendo, ma gli errori sono anche nella gestione.
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