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Juve-Inter era anche e soprattutto la partita di Bremer, lo era più di tutti gli altri 21 giocatori in campo essendo stato al centro di uno dei più accesi duelli di mercato degli ultimi anni. Quest'estate infatti lo voleva l'Inter, che pensava di avere ormai fatto tutto il necessario per ingaggiarlo; lo voleva la Juventus, che si è inserita con il tempismo giusto e ha ribaltato la situazione. Esattamente come ha fatto proprio il difensore brasiliano al minuto 83, quando compie un vero e proprio miracolo intercettando il passaggio di Dzeko che avrebbe mandato in porta Brozovic. Da lì, riparte l'azione bianconera, con Di Maria che porta palla, serve Kostic, lucido a passarla a Fagioli per il 2-0. E da qui riparte anche la Juventus, da uno scontro diretto vinto dopo un'eternità e dal suo nuovo pilastro difensivo.

MURO INVALICABILE - E pensare che Bremer tornava da un infortunio muscolare che lo aveva tenuto fuori per circa 20 giorni. Come se non bastasse, il brasiliano aveva anche avuto la febbre nell'avvicinamento a questo match. Difficile tutto ciò da credere vedendo la prestazione fornita. Fin dal primo minuto sembra un Bremer diverso da quello che si era visto fino ad ora, in cui comunque non era certo stato uno dei peggiori nelle difficoltà bianconere. Aggressivo e sicuro di sé come nella passata stagione, propositivo anche nello spingersi in avanti. Sua infatti la prima e forse unica occasione della Juve nel primo tempo. 70 tocchi, 7 palloni recuperati, 3 intercetti, 4 duelli su 5 a terra vinti e una squadra presa sulle spalle. Allegri aveva già dato una certa solidità nelle ultime gare di campionato ma ieri sera il livello si alzava e allora ecco Bremer. Lui, che per almeno una notte (e chissà in futuro) è stato il grande rimpianto dell'Inter.