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Italia-Olanda, nei piani di Figc e forse anche Juve, doveva essere “La” partita di Gigi Buffon. Forse addirittura quell'addio al calcio del portiere più forte di tutti i tempi. Che addio al calcio non lo ha più dato, aspettando il momento opportuno per legarsi al Psg nella speranza di non dover prendere atto di una stangata da parte della Uefa per i fatti del Bernabeu. Italia-Olanda è così diventata la partita di Mattia Perin. Anzi, anche in questa occasione forse è più giusto parlare de “La” partita. Perché il portiere, ancora per poco, del Genoa si è presentato sul terreno dell'Allianz Stadium e ha fatto tutto quello che doveva fare, magari anche qualcosa di più.

 

ECCO PERIN – Il migliore dell'Italia, senza troppi dubbi. Capace di parare il parabile, comandando l'area di rigore e chiudendo a doppia mandata la propria porta anche quando la palla non era in gioco: gli applausi più convinti del primo tempo arrivano proprio nell'occasione in cui, a gioco fermo, respinge un tiro degli olandesi. Non vuole regalare nulla Perin. Che poi nella ripresa fa anche gli straordinari, incolpevole sul gol ma decisivo in ogni altra circostanza. Insomma, le misure delle porte dell'Allianz Stadium sono state prese, Perin è pronto a fare in modo che questo stadio sia il suo stadio. Domani l'appuntamento per definire l'accordo tra Juve e Genoa a margine dell'assemblea di Lega, l'intesa intanto è già stata trovata: sarà lui il portiere da affiancare a Szczesny, al Genoa quasi 15 milioni bonus inclusi. Intanto si è preso questa serata. Doveva essere quella di Buffon, è diventata quella di Perin.

@NicolaBalice