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Il coro è quello: ‘Portaci la Champions’. Ma CR7 non fa proclami, pardon: non fa proprio nulla fino alle 9.54 del mattino, quando i tifosi al JMedical raggiungono già numeri importanti. In un’area, quella attorno all’Allianz Stadium, tutta transennata, le prime file sono occupate dai tifosi che hanno creduto ciecamente a un’apparizione di Cristiano a metà mattinata. Avverrà. E la tenacia sarà ripagata.

LA GIORNATA - Primo step: dalla Mandria alla Continassa, intorno alle 9.30 il portoghese arriva in sede: entra dal Gate A (mentre lo aspettavano direttamente al Medical) dello Stadium e poi si dirige verso il centro medico. Esce subito, dopo l’ok della sicurezza e dell’ufficio stampa: il suo non è un bagno di folla, è un’immersione con giacca, camicia e voglia di fare. Due minuti con i tifosi, qualche scatto importante dei fotografi. L’adrenalina a mille per un saluto che non sembrava scontato.

DOPO LE VISITE – E dal J Medical CR7 esce intorno alle 16, accolto da decine di tifosi che nel frattempo avevano individuato il Gate A come ultima spiaggia per vederlo. Ma non è immarcabile, CR7: tutt’altro. Fuori dallo Stadium è ‘assalito’ da quaranta supporters in estasi: lui è felice, abbassa il finestrino, stringe la mano. Poi scappa in direzione Continassa: c’è il contratto da firmare e la squadra da conoscere. Ecco: c’è tempo anche per un’altra apparizione, stavolta all’esterno del suo nuovo Training Center. Pollice su, saluti da lontano. E sorrisi, ancora e sempre sorrisi. Dal JTC allo Stadium, quindi la conferenza. Resta a Torino fino alle 22.05, poi riparte. Ci si rivede il 30, o forse direttamente il 12 a Villar Perosa. Intanto, il Cristiano Day s’è divorato emozioni in scatola.

Nella gallery, ripercorri le tappe del CR7DAY!