commenta
La Juventus conquista la semifinale di Coppa Italia contro l'Atalanta dopo un secco 2-0 al Torino. Assai più netto anche di quanto dica il risultato stesso, nonostante le mille polemiche granata per il gol del raddoppio di Mario Mandzukic, di dubbia convalida anche dopo l'intervento del Var. Chi dimentica il dominio della squadra di Massimiliano Allegri, però, è altrettanto colpevole. Il tecnico livornese si prende la quarta semifinale consecutiva nella coppa nazionale, che ha sempre vinto alla guida della Juventus. 

TEST IMPORTANTE - Per molti elementi, insolite scelte nella formazione titolare, è stata una serata importante, per mettersi alla prova dopo essere rimasti a lungo fuori dall'undici di Allegri. Soltanto Douglas Costa, che forse è eccessivo considerare una vera e propria riserva, però, ha convinto a pieno. L'esterno d'attacco brasiliano, galvanizzato dal passaggio al 4-3-3, si sta prendendo piano piano la Juventus con giocate da fenomeno. Le qualità dell'ex Bayern Monaco non sono mai state in discussione, così come talento, estro e fantasia. Quando il suo inserimento tattico sarà completato, avremo di fronte un calciatore in grado di fare la differenza. E il gol del vantaggio contro il Torino ne ha la dimostrazione completa. Douglas Costa deve trovare spazio e giocare, perché merita un posto da titolare con la maglia bianconera.

I BOCCIATI - Tutt'altro discorso, invece, per Daniele Rugani, Claudio Marchisio e Stefano Sturaro. Il centrale non ha demeritato, ma non ha nemmeno entusiasmato, come successo praticamente sempre da quando è alla Juventus. Se Giorgio Chiellini non è in discussione, sembra difficile vederlo al posto, tra presente e futuro, del monumentale Medhi Benatia del recente periodo o del rampante Mattia Caldara, in arrivo a Torino in estate. La strada di Rugani alla Vecchia Signora, insomma, è in salita. Marchisio è tornato mezz'ala, ma ha giocato una partita senza squilli e senza particolare intensità, prima di venir sostituito in seguito all'ennesimo problema fisico. In un centrocampo ora così ricco e variegato, sarà sempre più dura vederlo in campo con continuità, nonostante un encomiabile attaccamento alla maglia. Sturaro, infine, ha deluso nel primo tempo giocato contro i granata. Da terzino come da centrocampista, l'ex Genoa ce la mette tutta per meritarsi la maglia bianconera. Il suo ruolo in questa rosa resta però quello del jolly da inserire quando serve tappare una falla. Il boato alla sostituzione con Stephan Lichtsteiner è eccessivo, tenerlo fuori dai titolari, al momento, è una scelta obbligata.