commenta
Contro la Lazio, la Juventus potrà contare sulla coppia titolare in difesa, De Ligt-Bonucci, con il capitano bianconero al rientro dalla squalifica che l’ha escluso dai giochi con il Sassuolo. Davanti ci saranno l’onnipresente Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala, trascinatore della squadra e sempre più simbolo bianconero. Chi chiuderà il tridente? Di sicuro non Bernardeschi, che sconterà un turno di squalifica, allora ci potrà essere Cuadrado, nella sua posizione naturale ma che ora Sarri ha riadattato come terzino destro. La scelta, dunque, sembra ricadere su Douglas Costa, che si gioca presente e futuro.

27 MINUTI - Il brasiliano è ‘stufo’. Stufo di essere considerato solo un’arma in più, da sfruttare dalla panchina, stufo di vedere sempre un opaco Bernardeschi preferito nelle scelte per motivi di equilibrio tattico. È la più classica delle frasi, ma Douglas Costa cerca il riscatto, in maniera definitiva. Anche perché non può essere contento dei soli 27 minuti di media a partita, da quando la Serie A è tornata dopo il lockdown. L’ex Bayern Monaco è molto di più.

PRESENTE E FUTURO - Ha la dinamite nei piedi e nelle gambe, spesso e volentieri spenta da infortuni fisici che ne hanno minato l’esperienza in bianconero, e più in generale l’intera carriera. Ma quando è in forma, si mette i vestiti del supereroe e si trasforma in Flash. Come dimenticare il fulmine che spaccò in due la Lokomotiv Mosca, oppure la perla contro il Genoa, da subentrato. Nell’era post-covid non è mai partito dall’undici iniziale di campionato, racimolando comunque 1 gol e 2 assist dalla panchina, ma ora è il momento di svoltare. E quale occasione migliore se non nella sfida scudetto contro la Lazio, dove uno strappo, dei suoi, può decidere le sorti della partita. Presente e futuro, Douglas Costa si gioca tutto in 90 minuti, nel suo Stadium.