TEMPI - Sarri è stato chiaro, pochi giorni fa: “Douglas? Non decido su queste cose, è una decisione che spetta allo staff medico”. I dottori hanno permesso all’esterno di tornare in gruppo, ma allo stesso tempo hanno raccomandato, come se ce ne fosse stato il bisogno, prudenza. Correre rischi, che potrebbero avere come spiacevole conseguenza ricadute, è escluso. Per questo, ad oggi non è scontata neanche in panchina la presenza di Douglas nella partita di mercoledì sera con il Genoa. L’allenamento di domani e la rifinitura chiariranno gli ultimi dubbi, in ogni caso è realistico pensare ad un ritorno effettivo in campo del brasiliano per qualche minuto nel derby di sabato, o direttamente per la trasferta europea con la Lokomotiv.
RUOLO - Le risposte definitive le darà solo il campo, come sempre. Ma intanto Sarri studia già soluzioni tattiche per adattare la nuova Juve al classe ’90. Esterno pure, difficilmente Douglas Costa potrà essere utilizzato come trequartista centrale. Possibile dunque un ritorno all’amato 4-3-3, aspettando il ritorno a pieno regime dell’altro infortunato d’eccezione, Ramsey. A quel punto, Sarri avrà la possibilità di scegliere. Non sarà facile rinunciare a classe, spunti e strappi di Douglas, quindi il tecnico potrebbe mettere a punto piccole ma significative modifiche all’impostazione offensiva della squadra. Partenza dall’esterno con licenza d’accentrarsi o viceversa, partendo da un’idea chiara per poi sviluppare divagazioni alternative. Douglas Costa torna a lavorare in gruppo, Sarri lo aspetta e studia un nuovo ruolo per esaltarne doti e capacità.
