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La stagione è iniziata col freno a mano tirato: non una consuetudine, per uno che da anni si è guadagnato il soprannome di Flash. Douglas Costa, uno dei migliori giocatore della Juventus nella scorsa stagione, sta vivendo il momento più complicato dal suo arrivo in bianconero (nell’estate 2017 dal Bayern Monaco). Fermo a 182’ tra campionato e Champions League, il brasiliano si è prima guadagnato quattro giornate di squalifica in Serie A per lo scellerato sputo a Di Francesco del Sassuolo, poi è incappato in un doppio infortunio (trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra e distrazione agli adduttori della coscia destra). Ma adesso, dopo la follia e la sfortuna, il numero 11 è finalmente pronto a ripartire.

DOUGLAS IN BRASILE - “Rientra dopo la sosta”, ha chiarito Max Allegri, che aveva coltivato la speranza di riavere a disposizione Douglas Costa già per la partita contro lo Young Boys. Niente da fare, a prevalere è stata la cautela per non rischiare ulteriori ricadute dopo il ko di Valencia. Fuori dai convocati dallo scorso 19 settembre, il brasiliano ha ricevuto il permesso dalla società di trascorrere qualche giorno in Brasile. Nella “sua” Porto Alegre - dove è cresciuto con la maglia del Grêmio - Douglas ha così ricaricato le batterie. I problemi fisici sono ormai superati, ma il piano recupero è scattato anche sotto il piano psicologico: la priorità, adesso, è dimenticare lo sciagurato pomeriggio del 16 settembre e ribadire sul campo la natura “episodica” di quanto accaduto in Juve-Sassuolo.

NUOVA SFIDA - Allegri conta di convocare Douglas Costa per il match casalingo contro il Genoa del prossimo 20 ottobre. La sfida ai rossoblù - a cui il brasiliano ha segnato la scorsa stagione in Coppa Italia uno dei suoi 6 gol in bianconero - rappresenterà allora la chance per conquistare il ruolo di “imprescindibile” negli schemi della Juve. Un posto di cui l’ex Bayern non ha mai goduto, anche prima dello sputo a Di Francesco. Il filotto record della Juve - nove vittorie su nove partite disputate in stagione - ha visto infatti un apporto minimo dell’ala classe ’90, titolare solo nel debutto in campionato contro il Chievo e poi sempre relegato ad arma da utilizzare dalla panchina. Una posizione da "spacca-difese a gara in corso" che va indubbiamente stretta ad un giocatore con le sue potenzialità. Ronaldo inamovibile, Mandzukic sempre più pupillo di Allegri, Dybala e Bernardeschi in crescita: la vera sfida del Douglas Costa di ritorno dal Brasile (lunedì è atteso alla Continassa) sarà quella di scalzare uno di questi concorrenti.


In gallery, partita per partita, il rendimento di Douglas Costa con la Juve in questa stagione


@mcarapex