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Il titolo della Juventus torna a salire in Borsa dopo settimane di equilibrio. Le azioni del club bianconero hanno chiuso la giornata guadagnando il 5,14% a Piazza Affari a quota 0,3272 euro ad azione: si tratta dei massimi da fine di gennaio, dopo un calo e una fase di stallo nelle ultime settimane.

In attesa del Consiglio d'Amministrazione sulla semestrale, a spingere gli acquisti (oltre 18 milioni di pezzi scambiati su una media giornaliera negli ultimi tre mesi pari a 10 milioni) sono state probabilmente le notizie sul punto a favore dei bianconeri nel ricorso al TAR sul tema plusvalenze (dopo il -15 in classifica comminato alla Vecchia Signora dalla Corte d'Appello Federale): ieri il TAR ha dato ragione al ricorso presentato da alcuni dirigenti del club bianconero per accedere a una nota inviata alla Covisoc dalla Procura Federale, "che ha fornito indicazioni interpretative alla Co.Vi.So.C. ai fini dell’emanazione della nota, con la quale la Commissione ha proceduto a una segnalazione in ordine alla valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società professionistiche ai fini dell’iscrizione ai rispettivi campionati", ha spiegato il TAR nel dare l’ok all’accesso alla carta in questione. Fino ad ora i bianconeri, ma  anche altri club coinvolti nell’indagine sulle plusvalenze, avevano chiesto di poter visionare quel documento. Tuttavia, il procuratore federale Giuseppe Chinè aveva respinto questa richiesta spiegando che quella nota "non fa parte della documentazione acquisita nell’ambito del procedimento disciplinare".
La capitalizzazione in Borsa della Juve è risalita così intorno a a 830 milioni di euro.