PROFILO - Attraversare per dodici anni le giovanili della Juventus non è una cosa per nulla banale. Il fatto di essere sempre stati riconfermati è già, di per sé, indice delle qualità del calciatore, sia tecniche ma soprattutto mentali. Per capire che tipo di giocatore sia Giuseppe Leone basta andare a riprendere una recente intervista rilasciata a JTv durante la quale dichiara di ispirarsi a Pjanic, con il quale ha avuto la fortuna di allenarsi in alcune occasioni. Leone è un centrocampista centrale che preferisce interpretare il ruolo come regista, uno di quei giocatori a cui piace toccare tante volte il pallone, trovare le imbucate per i compagni, verticalizzare per dare velocità alla manovra della squadra. Allo stesso tempo, però, può giocare anche come mezzala, salire di qualche metro in campo e provare a inventare sulla trequarti avversaria.
LA STAGIONE – Nel centrocampo della Juve Under 23 la competizione è tanta e Zauli ha l’imbarazzo della scelta. In questo momento, dopo diverse panchine nella fase centrale della stagione, il minutaggio di Leone è un continuo crescendo e aumentano le titolarità. Segno che il salto dalla Primavera alla Serie C comincia ad essere digerito e che le prestazioni salgono di livello. Il centrocampista classe 2001 è un calciatore ordinato, pulito, magari non particolarmente appariscente nelle giocate. Deve crescere nella continuità all’interno della partita e prendersi maggiori responsabilità con la palla tra i piedi, senza limitarsi al compitino. Le qualità ci sono e l’obiettivo è quello di mettere in difficoltà Zauli nelle scelte: solo in questo modo potrà spostare il sogno dell’esordio in prima squadra dal cassetto e renderlo reale con la prima presenza nel gruppo di Andrea Pirlo.