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Massimiliano Allegri è tornato alla Juventus dopo due anni per riportarla sui livelli in cui l'aveva lasciata: quelli cioè di squadra che domina il calcio italiano. Certo, come evidenziato da noi in primis, la missione non è affatto semplice.

Ma intanto, con l'ausilio dell'approfondimento della Gazzetta dello Sport oggi in edicola, proviamo a metter giù la ricetta di Max reparto per reparto:

DIFESA - C'è da tornare a essere la difesa migliore della Serie A, e per farlo bisogna esaltare al meglio le caratteristiche dei giocatori a disposizione nel pacchetto arretrato. Allegri vorrebbe tenere i quattro centrali che già a disposizione: Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci, Matthijs De Ligt e Merih Demiral. Quest'ultimo, tuttavia, può essere ceduto perché c'è disperato bisogno di plusvalenze, e allora la Juve proverà a mettere a disposizione dell'allenatore un subentro all'altezza. Tatticamente, la linea tornerà ad abbassarsi per non esporla troppo: uno spettacolo visto troppo spesso negli ultimi due anni.

CENTROCAMPO - Il primo Allegri juventino aveva un centrocampo da sogno, mentre oggi ne trova uno molto meno stellare. Certo, i miracoli sul mercato non si possono fare, ma la prima richiesta dell'allenatore a Cherubini è stata quella del mediano da piazzare davanti alla difesa: un giocatore che mescoli quantità e qualità per poter rivestire il ruolo di playmaker con le giuste geometrie e al contempo intensità. L'identikit è quello di Locatelli, giocatore per cui Max stravede. Al suo fianco, Bentancur e Rabiot potrebbero finalmente esaltarsi da mezzali senza le responsabilità da centrocampo a due a cui sono stati sottoposti in questa stagione.

ATTACCO - Cristiano Ronaldo rimarrà o no? Se come sembra il suo futuro appare più lontano che vicino da Torino, c'è da pensare all'eventuale scenario di mercato in caso di partenza di CR7: Gabriel Jesus può essere l'attaccante giovane e di esperienza allo stesso tempo. E soprattutto, completo. L'alternativa, più esperta ma meno completa tecnicamente, si chiama Mauro Icardi. Mercato a parte, Allegri ha il compito di revitalizzare Dybala e Morata, che col primo Allegri juventino si esaltarono.